STORIA
Già dall’antica Roma si conosce la fiorente attività di pesca dell’anguilla delle valli di Comacchio.
La pesca dell’anguilla per molti anni è stata la principale fonte di sostentamento e al centro di tutte le vicende storiche della cittadina, i cui riferimenti si trovano in molti scritti del XV secolo.
A partire poi dal XVI secolo le tecniche di pesca si sono affinate con la costruzione degli strumenti per incanalare le anguille, citati anche da Torquato Tasso, e nei secoli successivi la pesca all’anguilla e la gestione delle valli sono state anche organizzate giuridicamente.
In questi anni si formano infatti le figure dei Valliggiani, i pescatori “autorizzati” e dei Fiocinini, i pescatori di frodo, in cui si dividevano gli abitanti della zona. Questi ultimi non potendo fruire del loro prodotto liberamente erano quindi costretti a rubarlo. Si costruiscono in questo contesto i Casoni, costruzioni dedicate ai pescatori Valliggiani, i quali controllavano la zona tramite delle torrette l’accesso ai Lavorieri, i sistemi di incanalamento delle anguille tipici della zona.
Verso la fine del 1800 la pesca e la produzione dell’anguilla di Comacchio assume fama nazionale ed estera.
L’insieme dei Lavorieri, definito Stabilimento, viene studiato come metodo all’avanguardia nel suo genere. Esso era composto da tre settori, il primo conteneva 5 bacini che servivano a trattenere il pesce più grosso e di migliore qualità, il secondo con 9 bacini tratteneva il pesce di pezzatura media e il terzo con 13 bacini le anguille di piccole dimensioni che passavano dai primi due.
Nei testi dello stesso periodo ci sono anche riferimenti alle tecniche ancora oggi utilizzate per produrre l’anguilla marinata.
A partire dal periodo del Fascismo e fino agli anni 1960 la pesca subisce un grosso calo, dovuto alle bonifiche del territorio vallivo, e che riducono le zone di pesca a circa un terzo del precedente.
Da questi anni in poi la pesca dell’Anguilla e la produzione dell’Anguilla Marinata non ritornerà più ad essere così fiorente, ma una produzione limitata al solo periodo novembre-febbraio.
La pesca dell’anguilla per molti anni è stata la principale fonte di sostentamento e al centro di tutte le vicende storiche della cittadina, i cui riferimenti si trovano in molti scritti del XV secolo.
A partire poi dal XVI secolo le tecniche di pesca si sono affinate con la costruzione degli strumenti per incanalare le anguille, citati anche da Torquato Tasso, e nei secoli successivi la pesca all’anguilla e la gestione delle valli sono state anche organizzate giuridicamente.
In questi anni si formano infatti le figure dei Valliggiani, i pescatori “autorizzati” e dei Fiocinini, i pescatori di frodo, in cui si dividevano gli abitanti della zona. Questi ultimi non potendo fruire del loro prodotto liberamente erano quindi costretti a rubarlo. Si costruiscono in questo contesto i Casoni, costruzioni dedicate ai pescatori Valliggiani, i quali controllavano la zona tramite delle torrette l’accesso ai Lavorieri, i sistemi di incanalamento delle anguille tipici della zona.
Verso la fine del 1800 la pesca e la produzione dell’anguilla di Comacchio assume fama nazionale ed estera.
L’insieme dei Lavorieri, definito Stabilimento, viene studiato come metodo all’avanguardia nel suo genere. Esso era composto da tre settori, il primo conteneva 5 bacini che servivano a trattenere il pesce più grosso e di migliore qualità, il secondo con 9 bacini tratteneva il pesce di pezzatura media e il terzo con 13 bacini le anguille di piccole dimensioni che passavano dai primi due.
Nei testi dello stesso periodo ci sono anche riferimenti alle tecniche ancora oggi utilizzate per produrre l’anguilla marinata.
A partire dal periodo del Fascismo e fino agli anni 1960 la pesca subisce un grosso calo, dovuto alle bonifiche del territorio vallivo, e che riducono le zone di pesca a circa un terzo del precedente.
Da questi anni in poi la pesca dell’Anguilla e la produzione dell’Anguilla Marinata non ritornerà più ad essere così fiorente, ma una produzione limitata al solo periodo novembre-febbraio.
CICLO DI VITA
L'Anguilla nasce nel Mar dei Sargassi e, con un percorso che può durare anche 3 anni, si sposta fino a raggiungere la zona delle Valli di Comacchio, in cui trova un habitat favorevole al suo sviluppo. Qui si nutre e immagazzina il grasso necessario a ripercorrere, dopo una decina di anni, il viaggio di ritorno per la riproduzione finale. E' in questo momento di permanenza nella zona che viene pescata con il sistema dei tre settori di selezione.
(Fonte: Provincia di Ferrara)
(Fonte: Provincia di Ferrara)
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I PRODUTTORI (1)
Parco Delta Po
Via Mazzini 200, 44022, Comacchio (FE)
Via Mazzini 200, 44022, Comacchio (FE)
LE RICETTE (1)
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APPROFONDIMENTO (1)
http://www.winefoodfestivalemiliaromagna.com/eventi/sagra-anguilla.html
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