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Anice Verde di Castignano
Condimenti, aromi e spezie
Questo è un prodotto estivo

Anice Verde di Castignano
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Laura
Inserito da Laura - Vai al suo profilo
Cucinare per Passione  il 15/11/2013
PRODOTTO
L’'Anice verde (Pimpinella Anisum) di Catignano è un antico seme che è stato recentemente riportato in purezza ed è custodito dalla banca del germoplasma regionale di Monsan polo del Tronto in provincia di Ascoli.
Coltivato dagli “agricoltori custodi” è prodotto secondo l’'antica tradizione.
ORIGINI
Probabilmente originaria del Mediterraneo orientale la pianta dell’'anice verde cresce spontaneamente in quasi tutto il bacino del Mediterraneo viene ancora coltivato nelle Marche, in Abruzzo e anche in Puglia. 
COLTIVAZIONE
L'’anice verde ha un ciclodi vita annuale.
La semina si effettua entro la prima decade di marzo, dopo una buona preparazione del terreno.
La fioritura avviene tra la terza decade di giugno e la prima decade di luglio. I fiori sono bianchi riuniti in ombrelle
La raccolta avviene circa un mese dopo la fioritura quindi nella prima decade di agosto quando si ha l’'appassimento della parte aerea. Si taglia la pianta secca e successivamente la si batte manualmente: si raccolgono così i suoi piccoli frutti della dimensione di chicchi di riso (circa 4 mm.), di color verde grigiastro, e dal profumo intenso e accattivante.
ZONA DI COLTIVAZIONE
Viene coltivato a Castignano in provincia di Ascoli Piceno; qui il seme prodotto e raccolto amano grazie alle caratteristiche dei terreni argillosi, calcarei fertili e calancosi (cioè posti in colline le cui pendici sono solcate dai calanchi), alla loro ’esposizione soleggiata, al clima leggermente ventilato ma riparato dal vento risulta essere più ricco profumi e sapori e pieno di dolcezza, rispetto ad altri anici e con una percentuale di anetolo notevolmente superiore a quella di anici prodotti in altri siti.
Il  progetto di rilancio della produzione dell’'anice verde di Castigano, che ha il supporto dell’'Assam, ha l’'obiettivo di garantire la qualità del prodotto grazie alla selezione e alla messa in coltura di semi inpurezza, e di promuoverne la diffusione dell’'uso in campi diversi da quelli della liquoristica puntando così sull’'uso in erboristeria e gastronomia.
CENNI STORICI
Il suo nome deriva dal latino “anisum”, questo termine però variò nel termine greco “a nison” che vieneda “anisos” ovvero: non uguale; termine dato in quanto la pianta dell’'anice verde è molto simile alla cicuta dalla quale però si contraddistingue per il colore, le dimensioni.
 
La larga diffusione e la rilevante importanza economica dell'anice erano fondate sul grande consumo che se ne faceva come aromatizzante dei cibi, del vino e delle bevande.
 
I Romani già in epoca precristiana bevevano acqua, vino e anice e perfezionarono il "vinumhippocraticum" aggiungendovi dell'anice per il suo potere dissetante e quindi utile nei climi caldi e temperati.
 
 
Già alla fine del ‘700 nelle Marche l'’anice fu una spezia molto utilizzata e commercializzata nella liquoristica. La sua coltivazione a Castignano divenne più intensiva nella seconda metà dell’'800 quando iniziò a diffondersi la preparazione industriale dei liquori all’anice (anisetta, anisina, sambuca, mistrà)  e la produzione totale dell’'anice verde veniva completamente assorbita dalla Distilleria Meletti per la produzione dell’a nisetta, sulla cui etichetta ancora oggi è indicata la provenienza di quegli anici (Castignano) anche se attualmente vengono utilizzati anici provenienti da altre zone..
PROPRIETA'
Le proprietà dell’'anice verde erano già note agli antichi che ne estraevano l’'olio etereo tramite distillazione.
I primi ad utilizzarlo in medicina sembra siano stati gli Egizi che hanno capito che l’'anetolo, ovvero l’'essenza dell’anice, aveva un elevato  potere dolcificante e aveva la proprietà di attivare la digestione, favorire l’appetito, di ridurre la formazione di gas nello stomaco e nell'’intestino, e proprietà antispasmolitiche ed espettoranti.
Ha inoltre proprietà antisettiche che contribuiscono ad inibire il formarsi di processi fermentati via livello gastrointestinale e può essere di aiuto per combattere l’'astenia accompagnata da cefalea e affaticamento cerebrale,
Leonard Fuchs, uno dei fondatori della botanica, nel suo erbario “Historia Stirpium” scritto del 1542 sostiene che “il seme d’'anice rende l’alito lieve e profumato. Utile come dissetante, impedisce il gonfiore di stomaco. Fa produrre più latte alle donne e stimola il desiderio con cupiscente. Questo seme fa del cibo un piacere.”
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I PRODUTTORI (1)

Sergio Corradetti
Sergio Corradetti
Piazzale Vittorio Emanuele 5, 63072, Castignano (AP)

LE RICETTE (2)

http://www.cucinareperpassione.it/il-profumo-dellanice-verde-castignano-del-mosto-messi-insieme-accoppiata-vincente/
http://www.natosottoilcavoloblog.com/2013/11/girandola-allanice-verde-di-castignano.html