Puoi trovare questo prodotto in Campania.
Scopri tutti gli altri prodotti della stessa regione.
Questo prodotto fa parte della categoria "Salumi e Carni".
Scopri tutti gli altri prodotti simili.
Tweet
<

Coniglio da fossa di Ischia
Salumi e Carni

Coniglio da fossa di Ischia
StampaCondividiFacebookTwitter
LA STORIA
Fino agli anni '60 la viticoltura era l'attività predominante ad Ischia, quella della sussistenza. Poi l'avvento del turismo di massa ne ha limitato l'importanza e la diffusione. L'allevamento del coniglio era un'attività collaterale finalizzata al consumo familiare, e il metodo di allevamento nella fossa nasce dall'esigenza dei viticoltori di evitare che gli animali producessero danni alle coltivazioni e di curarli con il minor dispendio possibile di cibo ed energia.Le fosse venivano infatti scavate per trarre terra ossigenata dagli strati profondi e usarla per la coltivazione della vigna e poi intelligentemente utilizzate per tenervi i conigli e consentire loro di scavare senza danneggiare la vigna stessa.Con il ridimensionamento dell'agricoltura a favore del turismo nell'isola, l'allevamento del coniglio si è marginalizzato fin quasi a scomparire. Dal 2001, con la creazione del Presidio Slow Food del coniglio da fossa, è iniziata un'attività di recupero che parte dalla ricerca di una razza idonea a sostituire quella originale, di manto grigio e di piccole dimensioni, ormai scomparsa.
LA QUALITA'
Grazie alla possibilità che ha l'animale di muoversi liberamente e scavare, conducendo una vita ben più naturale che nelle gabbie, e all'alimentazione a base di erbe fresche, il coniglio da fossa ha carni sode e molto saporite.
IL PROCESSO DI PRODUZIONE
In fosse di circa due metri per tre e profonde tre o quattro metri, viene praticato un foro diretto a monte che costituisce "l'invito" per indurre il coniglio a scavare in una direzione determinata. Il coniglio scava cunicoli lunghi anche centinaia di metri nei quali si svolge la sua vita, compreso il parto. L'alimentazione viene fornita dall'allevatore, che getta erbe nella fossa; il coniglio esce dal cunicolo che ha scavato per mangiarle. L'alimentazione del coniglio è ancora controversa; si riteneva che il coniglio dovesse nutrirsi di sole erbe appassite perché il suo sistema digestivo teme i liquidi, in realtà sembra che, anche se in piccola quantità, ne abbia bisogno, ma la scarsa disponibilità di acqua sull'isola pare abbia fatto sì che in passato non ce ne si curasse (una diceria vuole che in periodi di particolare siccità persino la malta per le costruzioni fosse impastata con il vino anziché con l'acqua); il contadino non dedicava grandi attenzioni alla sopravvivenza del coniglio, dato che il suo allevamento era un'attività parallela rispetto alla coltivazione della vite, ma minore, non necessaria alla sussistenza. Oggi gli allevatori svolgono una ricerca anche sul miglior metodo di alimentazione possibile.
Segnala inesattezza

I PRODUTTORI (1)

Associazione Green Ground - Il terreno verde
Associazione Green Ground - Il terreno verde
Via Cretajo al crocifisso 3, 80070, Barano d'Ischia (NA)

LE RICETTE (2)

http://thedreamingseed.blogspot.it/2012/10/un-antipasto-di-terra-che-piu-terra-non.html
http://acucinaemamma.blogspot.it/2012/05/coniglio-allischitana-dalla-fossa-al.html