
PRODUZIONE
Il nome "coppiette" deriva proprio dalla tecnica di preparazione di questa carne secca, che le vuole piegate in coppia su di un filo posto davanti ad un fuoco per l'essiccazione. Anticamente prodotte con carne di cavallo, oggi si è passati ad utilizzare la carne magra di suino, precisamente il lombo che viene sottoposto ad una prima fase di sgrassamento, le carni alla fine di questa fase devono risultare completamente prive di ogni traccia di grasso, successivamente vengono tagliate in listarelle sottili di circa 15 - 20 centimentri di lunghezza e condite con un mix spezie e vino rosso e lasciate a marinare per almeno 48 ore, dopo la fase di marinatura arriva quella dell'essiccazione che dura dai 2 ai 3 giorni se poste davanti ad un fuoco acceso, impiegano di più se essiccate all'aria.
QUALITA'
Le coppiette sono un prodotto tipico della Ciociaria e di tutti i Castelli Romani, la particolarità delle coppiette di questo paesino dei monti Lepini risiede proprio nella qualità delle carni utilizzate e nella lavorazione completamente artigianale utilizzata, ad esempio il taglio, esistono da anni delle particolari lame meccaniche per ridurre la carne in listarelle, la produzione bassianese, invece, prevede il taglio a mano, l'utilizzo di maiali allevati escusivamente allo stato brado, con delle carni più compatte, toniche e sanguigne, cosa che favorisce la successiva essiccazione. La macerazione viene fatta con un mix di aromi composto da coriandolo, semi di finocchio, peperoncino e sale, queste spezie vengono massaggiate sulle strisce di carne, che viene successivamente inumidita con il vino e lasciata riposare. Altra carattesristica distintiva è l'essiccazione, che avviene senza l'ausilio di camini o stufe di forzatura, ma soltanto in delle camere di essiccazione, utilizzando il clima e la ventilazione, questo processo può durare anche 1 mese.
STORIA
Prodotto tradizionale di tutti i paesi montani del Lazio, nasce dalla necessità dei pastori di portare con sè durante la transumanza una fonte di proteine facilmente trasportabile. Prodotte anticamente con la carne di cavallo, proprio perchè durante la transumanza, i cavalli vecchi venivano abattuti e le loro carni venivano tagliate ed essiccate ai fuochi dei bivacchi, per essere consumate durante gli spostamenti. Nascono quindi come prodotto di recupero, successivamente proprio per la loro caratteristica piccantezza, vengono utilizzate dagli osti romani nelle tipiche "fraschette" per incrementare la vendita del vino dei castelli, venivano cioè offerte come spuntino insieme ad olive e lupini agli avventori. Con il passare del tempo e soprattutto per adeguarsi ai gusti in cambiamento venne accantonata la carne di maiale e utilizzata quella di suino, pur conservando i tradizionali metodi di preparazione. Sul nome, come spesso accade, ci sono opinioni contrastanti, c'è chi dice che derivi dal metodo di essiccazione, che le vedeva legate in coppia su dei fili di canapa, c'è chi dice, invece, che derivi da come venivano vendute, cioè legate due a due con uno spago rosso e con una nocciola a dividerle nel mezzo.
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I PRODUTTORI (1)

Reggiani
Via Casanatola 10, 04010, Bassiano (LT)
Via Casanatola 10, 04010, Bassiano (LT)
LE RICETTE (1)
http://ilgamberetto.blogspot.it/2012/09/bruschettine-dei-castelli.html
Inserito da EliGua
- Il Gamberetto