SORIA PRODUZIONE E CURIOSITA'
Il fico di Carmignano è un tipico prodotto toscano che solo assieme a pochi altri fichi si può vantare di essere un presidio Slow Food. La produzione, l'uso e la diffusione di questo prodotto vennero abbandonate dopo la fine della II° guerra mondiale, in concomitanza dell'abbandono di molti della vita contadina, per poi riscoprirla decenni dopo utilizzando sempre gli stessi vecchi gesti mai cambiati anzi rafforzati da un disciplinare. Questa leccornia è sempre stata ben vista fin dall'antichità per na sua caratteristica: il fico ha un alto valore energetico in uno spazio ridotto ed un costo di produzione quasi nullo, utile al legionario combattente come al contadino dedito al lavoro dei campi.
La cultura è una cultura di margine, come di margine sono le piante di fico che solitamente sorgono sui cigli, agli angoli dei campi coltivati e sui muri a secco tipici di queste colline. La maggior parte delle piante di fico presenti in questa zona sono della varietà dei "dottato", appena colti vengono aperti longitudinalmente, posizionati su stoie e sottoposti al fimo di zolfo che imbianchisce la buccia. Una volta essiccati vengono posti in un ambiete fresco ed asciutto per circa 4 giorni, tempo utile affinchè si crei la "gruma" che è quel velo zuccherino superficiale del fico. Terminata questa operazione i fichi vengono sovrapposti per formare la "picce" con la tipica ad otto con l'aggiunta anice. Il suo colore varia dal beje al nocciola, al palato prevale lo zuccherino smorzato dal sapore di anice La tradizione lo vuole come dolce di chiusura ma è da provare anche come accompagnamento della mortadella di Prato o della classica pasta da crostini toscana per un antipasto insolito.
La raccolta del fico si svolge dalla fine si agosto e si sviluppa nell'arco di un mese, la sua commercializzazione è regolata dalla tradizione che la fa partire dalla festa di di San Michele, patrono di Carmignano, che si festeggia il 29 settembre.
Presidio Slow Food: http://www.presidislowfood.it/ita/dettaglio.lasso?cod=119&id_regione=16&id_tipologia=10&id_mese=&lista=si
La cultura è una cultura di margine, come di margine sono le piante di fico che solitamente sorgono sui cigli, agli angoli dei campi coltivati e sui muri a secco tipici di queste colline. La maggior parte delle piante di fico presenti in questa zona sono della varietà dei "dottato", appena colti vengono aperti longitudinalmente, posizionati su stoie e sottoposti al fimo di zolfo che imbianchisce la buccia. Una volta essiccati vengono posti in un ambiete fresco ed asciutto per circa 4 giorni, tempo utile affinchè si crei la "gruma" che è quel velo zuccherino superficiale del fico. Terminata questa operazione i fichi vengono sovrapposti per formare la "picce" con la tipica ad otto con l'aggiunta anice. Il suo colore varia dal beje al nocciola, al palato prevale lo zuccherino smorzato dal sapore di anice La tradizione lo vuole come dolce di chiusura ma è da provare anche come accompagnamento della mortadella di Prato o della classica pasta da crostini toscana per un antipasto insolito.
La raccolta del fico si svolge dalla fine si agosto e si sviluppa nell'arco di un mese, la sua commercializzazione è regolata dalla tradizione che la fa partire dalla festa di di San Michele, patrono di Carmignano, che si festeggia il 29 settembre.
Presidio Slow Food: http://www.presidislowfood.it/ita/dettaglio.lasso?cod=119&id_regione=16&id_tipologia=10&id_mese=&lista=si
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I PRODUTTORI (2)
Fattoria di Bacchereto Rossella Bencini
Via Fontemorana frazione Bacchereto 175, 59015, Carmignano (PO)
Via Fontemorana frazione Bacchereto 175, 59015, Carmignano (PO)
Azienda Agricola Siro Petracchi
Via Montalbiolo 49 , 59015 , Carmignano (PO)
Via Montalbiolo 49 , 59015 , Carmignano (PO)
LE RICETTE (1)
http://www.dolcigusti.com/2011/01/pagnottine-morbide.html
Inserito da dolcigusti
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