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Gnocco fritto modenese
Pane e prodotti da panificazione
Questo è un prodotto primaverile, autunnale ed invernale

Gnocco fritto modenese
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carasandra
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aglioeprezzemolo  il 14/06/2012
GNOCCO FRITTO O "CHERESENTA"
Un cibo che ancora oggi fasognare.
In tutto il territorio modenese le tigelle vengono sempre servite col gnocco fritto; meno spesso gnocco e tigelle sono accompagnati anche dai borlenghi, ma solo perché sono di più difficile preparazione.
Le tigelle erano diffuse nel territorio montano, il gnocco invece in campagna e pianura, ma esclusivamente perché per le tigelle serviva il camino acceso, per il gnocco andavano bene anche le braci (che poi sarebbero servite per il “prete” da mettere nel letto per non andare a dormire tra lenzuola ghiacciate).
Il vero gnocco fritto non è quello che si vede in tutte le foto, ma è rotondo e più consistente. Ha la grandezza di una padella media (circa 20 cm) ed è alto dai 5 agli 8 mm circa. Si pratica un foro nel mezzo detto “umbréghel, cioè ombelico, e si frigge tassativamente nello strutto. Lo strutto esce dal forellino e cuoce alla perfezione anche la parte superiore.
Non è leggerissimo, ma di sicuro dà molte energie, infatti i contadini e i montanari lo mangiavano di mattina presto prima del lavoro, insieme al caffelatte (allora latte con cicoria o succedanei) e uova fritte con pancetta o lardo o prosciutto. Una similecolazione era sufficiente per un giorno di lavoro.
La ricetta è più o meno la stessa di tigelle ed altro: farina acqua sale olio extravergine lievito latte.
Un ora di lievitazione sotto canovaccio di lino e al riparo dalle correnti d’aria.
 
I pezzi a rombi o quadri o rettangoli delle trattorie, di altezza di meno di 1/2 cm si chiamano in realtà crescenta fritta (il gnocco è solo quello tondo).
Si  friggono a 3-4 alla volta in un tegamino piccolo e pesante con molto strutto, devono galleggiare, quando si gonfiano le bolle, girarle con una paletta, poi depositarle su carta assorbente.
Mangiare caldissime accompagnate dai salumi della nostra zona, prosciutto di Modena, salame casalingo, ciccioli, pancetta stagionata, pancetta coppata, ciccioli, coppa di testa, coppa.
Ci sta bene insieme anche qualche scaglia di parmigiano reggiano condito con 2 goccie di aceto balsamico tradizionale di Modena.
L'’accompagnamento ideale: Lambrusco Salamino di Santa Croce.
A Pavullo si chiama pasta fritta; là il gnocco è un dolce.
A Parma si chiama torta fritta.

N:B:. è assolutamente vietato chiamarlo "lo gnocco". si chiama "il gnocco".
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I PRODUTTORI (3)

La Chersenta G. & G. S.r.l.
La Chersenta G. & G. S.r.l.
Via Giardini Sud 52, 41026, Pavullo nel Frignano (MO)
Trattoria La Campagnola
Trattoria La Campagnola
Via Ca Barozzi 12, 41058, Vignola (MO)
La Lanterna
La Lanterna
Piazza Cantelli 8, 41052, Guiglia (MO)

LE RICETTE (1)

http://aglioeprezzemolo.blogspot.it/2012/02/gnocco-fritto-e-tigelle.html