IL GRANO E LA FARINA TIMILIA O TUMMINIA
Il grano Timilia, il cui nome scientifico è Triticum durum Desf. var. affine Koern, è unfrumento con cariosside scura che resiste bene alla siccità considerato un grano duro in via di estinzione nonostante la sua facile produttività, in quanto negli ultimi decenni poco richiesto dalla grande distribuzione, è ormai diventato un prodotto raro e pregiato. Conosciuto in Sicilia, ma anche nel resto d'Italia con i nomi di dialettali: tumminia, timminia, trimminia.
Il grano Timilia veniva coltivato già nel periodo greco con il nome di trimeniaios, è una varietà antica di grano duro a ciclo breve, il periodo di semina è marzo nelle zone collinari (può essere anticipato a gennaio nelle zone marittime) per questo motivo è chiamato anche grano marzuolo, veniva impiegato nelle primavere successive ad autunni piovosi che non consentivano la crescita di altri tipi di grano outilizzato per il ringrano e spesso come coltura miglioratrice, per i campi.
È un grano molto resistente alla siccità, adatto alle coltivazioni in paesi caldi e secchi, per questo motivo prese piede nelle regioni del sud Italia come la Sicilia, ma anche del sud Europa (Francia, Spagna e Portogallo) e nei paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo, durante il primo cinquantennio del secolo scorso.
Non richiede grandi tecniche di coltivazione e cure particolari, per questo è adatto anche alle coltivazioni biologiche.
Negli anni 30 la Stazione di Granicoltura per la Sicilia ha selezionato due varietà di Timilia denominate: Timilia S. G. 1 (a reste nere) e Timilia S.G.2 (a reste bianche).
Grazie la tenacia di produttori e dei coltivatori locali il grano Timilia, negli ultimi anni ha riconquistato un posto di riguardo nella produzione di grano in Sicilia, soprattutto nelle aree del trapanese e del palermitano dove le coltivazioni si estendono per circa 200 ettari e circa 100 ettari per altrigrani antichi.
La Farina di Timilia
La Farina diTimilia è prodotta per mezzo di antiche macine a pietra nella zona del trapanese, seguendo le antiche tradizioni; è una farina integrale poco burattata, essa contiene molti oligo elementi del germe di grano e della crusca; presenta un alto valore proteico e un basso indice di glutine. Questa farina è molto indicata per la panificazione, in aggiunta con altre semole siciliane, essa deve essere consumata in tempi relativamente brevi (circa 4 mesi) per non perdere le sue qualità organolettiche.
La farina di Timilia, dopo la molitura, presenta un colore grigiastro, diverso dalle farine commerciali a cui solitamente siamo abituati; i prodotti alimentari che derivano dall'impiego di questa farina sono pani integrali o pani scuri chiamat icosi proprio per il caratteristico colore scuro dell'impasto e della mollica.
Il pane tipico prodotto con questa particolare farina è chiamato Pane nero di Castelvetrano, originario di un piccolo paese omonimo della provincia trapanese. Il pane di farina Timilia è molto profumato, con un buon apporto nutrizionale e grazie all'impiego delle paste acide (lievito naturale) ha una lunga durata, si conserva per alcuni giorni morbido e profumato.
Grazie alle innovazioni alimentari introdotte dalle ditte produttrici, questa farina viene impiegata anche per la produzione di pasta artigianale fresca e secca. Un prodotto dal sapore intenso e deciso che si sposa bene con i sughi ricchi di storia e di cultura della cucina siciliana.
Il grano Timilia veniva coltivato già nel periodo greco con il nome di trimeniaios, è una varietà antica di grano duro a ciclo breve, il periodo di semina è marzo nelle zone collinari (può essere anticipato a gennaio nelle zone marittime) per questo motivo è chiamato anche grano marzuolo, veniva impiegato nelle primavere successive ad autunni piovosi che non consentivano la crescita di altri tipi di grano outilizzato per il ringrano e spesso come coltura miglioratrice, per i campi.
È un grano molto resistente alla siccità, adatto alle coltivazioni in paesi caldi e secchi, per questo motivo prese piede nelle regioni del sud Italia come la Sicilia, ma anche del sud Europa (Francia, Spagna e Portogallo) e nei paesi del Nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo, durante il primo cinquantennio del secolo scorso.
Non richiede grandi tecniche di coltivazione e cure particolari, per questo è adatto anche alle coltivazioni biologiche.
Negli anni 30 la Stazione di Granicoltura per la Sicilia ha selezionato due varietà di Timilia denominate: Timilia S. G. 1 (a reste nere) e Timilia S.G.2 (a reste bianche).
Grazie la tenacia di produttori e dei coltivatori locali il grano Timilia, negli ultimi anni ha riconquistato un posto di riguardo nella produzione di grano in Sicilia, soprattutto nelle aree del trapanese e del palermitano dove le coltivazioni si estendono per circa 200 ettari e circa 100 ettari per altrigrani antichi.
La Farina di Timilia
La Farina diTimilia è prodotta per mezzo di antiche macine a pietra nella zona del trapanese, seguendo le antiche tradizioni; è una farina integrale poco burattata, essa contiene molti oligo elementi del germe di grano e della crusca; presenta un alto valore proteico e un basso indice di glutine. Questa farina è molto indicata per la panificazione, in aggiunta con altre semole siciliane, essa deve essere consumata in tempi relativamente brevi (circa 4 mesi) per non perdere le sue qualità organolettiche.
La farina di Timilia, dopo la molitura, presenta un colore grigiastro, diverso dalle farine commerciali a cui solitamente siamo abituati; i prodotti alimentari che derivano dall'impiego di questa farina sono pani integrali o pani scuri chiamat icosi proprio per il caratteristico colore scuro dell'impasto e della mollica.
Il pane tipico prodotto con questa particolare farina è chiamato Pane nero di Castelvetrano, originario di un piccolo paese omonimo della provincia trapanese. Il pane di farina Timilia è molto profumato, con un buon apporto nutrizionale e grazie all'impiego delle paste acide (lievito naturale) ha una lunga durata, si conserva per alcuni giorni morbido e profumato.
Grazie alle innovazioni alimentari introdotte dalle ditte produttrici, questa farina viene impiegata anche per la produzione di pasta artigianale fresca e secca. Un prodotto dal sapore intenso e deciso che si sposa bene con i sughi ricchi di storia e di cultura della cucina siciliana.
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I PRODUTTORI (1)
Molini del Ponte SrL
Via Parini 29, 91022, Castelvetrano (TP)
Via Parini 29, 91022, Castelvetrano (TP)
LE RICETTE (5)
http://www.profumodisicilia.net/2013/04/09/pane-nero-di-castelvetrano-amore-a-primo-assaggio/
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http://www.profumodisicilia.net/2013/06/17/busiate-di-grano-tumminia-con-pesto-alla-filicudara/
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http://www.profumodisicilia.net/2013/07/08/fusilli-di-farina-tumminia-con-tonno-e-rucola/
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http://www.profumodisicilia.net/2013/07/17/busiate-di-farina-tumminia-con-pesto-di-pomodori-secchi-e-tonno/
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http://www.profumodisicilia.net/2013/08/09/ciabatta-a-lunga-lievitazione-e-alta-idratazione-con-farina-tumminia/
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