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La castagna dei monti Cimini DOP
Frutta e Verdura

La castagna dei monti Cimini DOP
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sississima
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Acquaefarina-sississima  il 09/08/2011
STORIA
Nel viterbese la coltivazione del castagno è testimoniata fin dall'antichità, la specie si è diffusa a tal punto da entrare a far parte integrante del paesaggio dei Monti Cimini. Il castagno ha dato vita ad una vera e pripria "civiltà del castagno" ricca di usi, costumi, tradizioni, norme giuridiche,statuti comunali e tecniche agronomiche. Durante il Medioevo e nell'Epoca Moderna, nella zona dei Monti Cimini erano presenti, come ne danno testimonianza i numerosi ruderi ritrovati, vecchie costruzioni a due piani (dette"metati" o "raticci") in cui i marroni venivano essiccati mediente un lento processo di affumicatura.
PRODUZIONE
Il castagno è una delle più importanti essenze forestali dell'Europa meridionale e  fin dall'antichità ha visto molteplici utilizzi da parte dell'uomo. Questa specie è stata largamente coltivata, fino ad estenderne il territorio di produzione, per  realizzarne del legname e del frutto. Quest'ultimo, in passato, è stata un'importante risorsa alimentare per le popolazioni rurali degli ambienti forestali montani e di collina, in quanto le castagne erano utilizzate soprattutto per la  produzione di farina. Sebbene oggi l'importanza strategica del castagno sia fortemente ridimensionata, resistono alcune realtà locali in cui il frutto del  castagno, assume un'importanza economica rilevante per le comunità interessate.
Un dato sopra tutti: nella Tuscia si raccoglie circa l'8-10% della produzione nazionale di castagne. Sono due i sottotipi di castagna in attesa del riconoscimento DOP da parte della Comunità Europea: il marrone dei Monti Cimini e il marrone di Latera.
Il comprensorio dei Monti Cimini rappresenta un luogo storicamente vocato alla  castanicoltura. La presenza del castagno, con le attività connesse alla castanicoltura, hanno dato vita, nel tempo, al nascere ed al consolidarsi di una  vera e propria Civiltà del Castagno, ricca di usi, costumi, tradizioni, norme  giuridiche, statuti comunali, tecniche agronomiche e metodiche di  lavorazione-conservazione del prodotto. Sin dal Medioevo, nella zona dei Monti  Cimini erano presenti, come testimoniano inumerosi ruderi ritrovati, vecchie  costruzionia due piani, chiamate localmente "metati" o "raticci", in cui le  castagne venivano essiccate. Nelle vallate, lungo fiumi e torrenti, sorgevano numerosi mulini con apposite mole di pietra impiegati per sfarinare le castagne secche già sbucciate e spellate e tra le tecniche di conservazione del prodotto,  allora come oggi, veniva utilizzato il metododella "curatura" o "novena". Zone di produzione:  Canepina (VT), Capranica (VT), Caprarola(VT), Carbognano  (VT), Fabrica di Roma(VT), Ronciglione (VT), Soriano nel Cimino (VT), Vetralla (VT), Vignanello (VT), Viterbo(VT), Vitorchiano (VT). Periodo di raccolta settembre  - novembre.
QUALITA'
La Castagna dei Monti Cimini designa le castagne fresche, essiccate o surgelate, riferibili alla specie Castanea sativa Miller, ecotipo locale "Castagna domestica  dei Monti Cimini", e cultivar "Marrone fiorentino", "Marroneprimaticcio o  “premutico". La Castagna dei Monti Cimini presenta da 1 a 3 frutti per riccio (o  cardo) ed una pezzatura variabile: "fiore" fino a 65 acheni/kg di prodotto fresco;  "grossa" da 66 a 75 acheni/kg di prodotto fresco; "media" da 76 a 90 acheni/kg di prodotto fresco; medio-piccola da 91 a 100 acheni/kg di prodotto fresco;"piccola" >  100 acheni/kgdi prodotto fresco. La forma è tondeggiante o ellittica con apice  appuntito, il pericarpo (buccia), facilmente distaccabile, di colore marrone  uniforme, presenta striature più scure; l'episperma (pellicola) è di colore fulvo  chiaro o giallognolo e la cicatrice ilare è ellittica o rettangolare. Il seme, di colore dal crema chiaro al bianco cons olcature in superficie, presenta un  caratteristico sapore dolce.
La destinazione della castagna è per il consumo diretto, limitato al periodo autunnale e invernale (caldarroste e castagne lessate) oppure per tutto l'anno dopo  essiccazione (mosciarelle). Poi c'è l'uso industriale con la produzione di  marmellate e marron glacé.
Uno dei centri produttivi piùsignificativi del marrone dei monti Cimini è Canepina,  che ha una produzione annua dai 30.000 ai 40.000 quintali di castagne. Per  festeggiare questo prodotto, molto legato alla storia del paese, negli ultimi tre  fine settimana di Ottobre Canepina celebra una festa che ha per titolo "Le Giornate della Castagna". Si tratta di una festa popolare che  è anche l'occasione per la  degustazione eno-gastronomica degli altriottimi prodotti tipici locali. Viene  anche organizzata infatti "La strada dei Sapori", un percorso enogastronomico  interamente dedicato alla promozione e alla degustazione delle specialità dei Monti  Cimini.  L'itinerario, con punti di assaggio e distribuzione dei prodotti, si snoda  perle vie del centro storico di Canepina fino ad arrivare alla torre delCastello  degli Anguillara (1094d.C.). Per l'occasione si riaprono le antiche cantine dove  le massaie del paese si mettono all'opera per offrire menù all'insegna della  genuinità, con ricette semplici fatte con i prodotti tipici della cucina canepinese: fra questi merita segnalare i "ceciliani" e il "fieno canepinese", due paste  asciutte tipiche del paese fatte con farina e acqua e condite con un sugo corposo.
STORIA
Nel viterbese la coltivazione del castagno è testimoniata fin dall'antichità; la specie si è diffusa a tal punto da entrare a far parte integrante del paesaggio dei  Monti Cimini. Il castagno ha dato vita ad una vera e propria "civiltà del castagno" ricca di usi, costumi, tradizioni, norme giuridiche, statuti comunali etecniche  agronomiche. Durante il Medioevo e nell'Epoca Moderna, nella zona dei Monti Cimini  erano presenti, come ne danno testimonianza i numerosi ruderi ritrovati, vecchie costruzioni a due piani (dette "metati" o "raticci") in cui i marroni venivano essiccati mediente un lento processo di affumicatura. Comitato di promozione per la DOP Castagna dei Monti Cimini.
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I PRODUTTORI (1)

Azienda Agrituristica La Vita
Azienda Agrituristica La Vita
Localita' Valle di Vico snc , 01032 , Viterbo (VT)

LE RICETTE (4)

http://unafinestradifronte.blogspot.com/2010/11/dopo-una-giornata-di-duro-lavoro-la.html
http://unafinestradifronte.blogspot.com/2009/11/crema-di-castagne-con-praline-di-porri.html
http://laapplepiedimarypie.blogspot.it/2011/11/souffle-di-castagne-su-salsa-di-cachi.html
http://laapplepiedimarypie.blogspot.it/2011/01/faraona-ripiena-arrosto-con-patate-e.html