STORIA
Il Linguâl è un prodotto di origine molta antica che, nelle zone in cui la tradizione è maggiormente radicata, veniva consumato nel giorno dell’Ascensione. Questo uso tradizionale è riportato da Giuseppina Perusini Antonini (1874-1974) nella sua pubblicazione “Mangiare e bere friulano”, la cui prima edizione è dell’inizio del XX secolo.
TECNICHE DI PRODUZIONE
Si prepara l’impasto usuale del cotechino (carne magra e cotiche macinate) con cui si avvolge una lingua di maiale intera o pezzi della stessa e poi si introduce il tutto in un adatto budello da salame. Prima di essere consumata può essere conservata in locali adatti per alcune settimane. E’ diffuso anche un tipo di forma sferoidale, in quanto insaccato nel budello gentile, nel quale al centro dell’impasto sono messi pezzi di lingua suina.La lavorazione viene eseguita nei locali abitualmente destinati alla lavorazione del suino per uso familiare o in locali annessi alle macellerie. I locali in cui si produce il Linguâl per la vendita al pubblico sono a norma ai sensi della legislazione vigente.
Territorio interessato alla produzione: Intera Regione Friuli Venezia Giulia e, in particolare, Carnia e destra Tagliamento.
Territorio interessato alla produzione: Intera Regione Friuli Venezia Giulia e, in particolare, Carnia e destra Tagliamento.
QUALITA'
Impasto per cotechino insaccato in budello grande con al centro dell'impasto la lingua intera del maiale.
Fonte: Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale
Fonte: Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale
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