
STORIA
Il castagno non è una pianta autoctona delle nostre zone, è stata infatti importato e la sua attuale presenza nelle nostre montagne è dovuta principalmente all’azione dell’uomo. Sulle sue origini però esistono ancora delle incertezze. La diffusione in Europa ebbe inizio nell’antichità e proseguì ininterrottamente per tutto il Medioevo per opera degli ordini monastici. Lo scopo di questa estensione era la sua duplice funzione: come risorsa alimentare ricca in amidi e per il legname molto pregiato.
La leggenda vuole che la diffusione sulle montagne bolognesi sia stata opera di Matilde di Canossa nel Medioevo.
La leggenda vuole che la diffusione sulle montagne bolognesi sia stata opera di Matilde di Canossa nel Medioevo.
DESCRIZIONE
Il marrone è il frutto ottenuto dai castagneti della specie Castanea sativa Mill, rappresentata dai tre biotipi: marrone domestico, nostrano e di San Michele. La pezzatura del Marrone di Castel del Rio IGP deve essere medio-grossa (circa 90 frutti per chilogrammo).
La forma è prevalentemente elissoidale; l’apice è poco pronunciato con presenza di tomento, terminante con residui stillari (torcia) di tomentosità tipica della specie; una faccia laterale è tendenzialmente piatta, l’altra marcatamente convessa; la cicatrice ilare (occhio) è di forma sensibilmente quadrangolare di dimensioni tali da non debordare sulla facce laterali, generalmente piatta.
Il pericarpo è sottile, di colore bruno rossiccio con striature in senso meridiano, rilevate e più scure, in numero variabile da 25 a 30. Esso è facilmente staccabile dall’episperma il quale si presenta di colore camoscio ed è raramente rientrante nelle solcature principali del seme. La polpa è bianca, croccante e di gradevole sapore dolce.
Per quanto riguarda i castagneti, è vietata ogni forma di forzatura, ogni somministrazione di fertilizzanti di sintesi ed il ricorso a fitofarmaci nella fase produttiva.
La zona geografica di produzione comprende i comuni di Castel del Rio, Fontanelice, Casalfiumanese, Borgo Tossignano.
La forma è prevalentemente elissoidale; l’apice è poco pronunciato con presenza di tomento, terminante con residui stillari (torcia) di tomentosità tipica della specie; una faccia laterale è tendenzialmente piatta, l’altra marcatamente convessa; la cicatrice ilare (occhio) è di forma sensibilmente quadrangolare di dimensioni tali da non debordare sulla facce laterali, generalmente piatta.
Il pericarpo è sottile, di colore bruno rossiccio con striature in senso meridiano, rilevate e più scure, in numero variabile da 25 a 30. Esso è facilmente staccabile dall’episperma il quale si presenta di colore camoscio ed è raramente rientrante nelle solcature principali del seme. La polpa è bianca, croccante e di gradevole sapore dolce.
Per quanto riguarda i castagneti, è vietata ogni forma di forzatura, ogni somministrazione di fertilizzanti di sintesi ed il ricorso a fitofarmaci nella fase produttiva.
La zona geografica di produzione comprende i comuni di Castel del Rio, Fontanelice, Casalfiumanese, Borgo Tossignano.
SAGRA
56^ Sagra del Marrone di Castel del Rio
Dal 9 al 30 ottobre 2011 si svolgerà presso il capoluogo la 56^ Sagra del Marrone di Castel del Rio, provincia di Bologna.
Dal 9 al 30 ottobre 2011 si svolgerà presso il capoluogo la 56^ Sagra del Marrone di Castel del Rio, provincia di Bologna.
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LE RICETTE (1)
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Inserito da Stefania Shade
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