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Olio dei Colli Orientali
Olii

Olio dei Colli Orientali
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Barbara
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Ricette Barbare  il 01/09/2011
STORIA
Le metodologie usate  per realizzare quest’olio extra vergine di oliva di prima spremitura rispecchiano l’antica tradizione locale che vede il territorio friulano delle zone collinari vocato alla coltivazione dell’olivo e alla conseguente produzione di olio. Una descrizione di queste metodologie si può trovare in un articolo pubblicato sulla rivista “Un vigneto chiamato Friuli”, n. 3 – dicembre 1996, a cura dell’Ersa. Alle radici dell'olivo: La mitologia ha attribuito ad Aristeo il merito di aver fatto apprezzare l'olivo in Occidente. Per gli studiosi la derivazione è di matrice orientale: l'Olea europea (nome scientifico dell'olivo coltivato) sarebbe stata importata dalla Siria in Egitto al tempo della XIX dinastia (1345-1200 a.C.) e successivamente le isole dell'Arcipelago Greco hanno accolto e moltiplicato l'interesse per l'olivo poi introdotto anche nella parte continentale della Grecia. Documenti testimoniano l'impiego dell'olio per alimentazione, cosmesi, usi religiosi e sacrificali. Nella parte occidentale del Mediterraneo sarebbe giunto con i navigatori fenici e i coloni greci passando dalla Cirenaica alla Sicilia e all'Italia meridionale; i greci della Campania lo avrebbero poi introdotto a Roma. Durante la metà del XVIII secolo, Maria Teresa d’Austria aveva avviato una vera e propria campagna promozionale a favore dell’olivo, che raggiunse una significativa diffusione seppure con vicende alterne dovute alle solite e ricorrenti gelate. L'area del mediterraneo è favorita nell'olivicoltura e l'Italia vi spicca per la sua conformazione e per il suo sistema climatico. I motivi microclimatici sono alla base della qualità naturale del prodotto, una qualità che va assecondata ed esaltata con adeguate tecniche agronomiche e di trasformazione. Col variare delle latitudini variano anche i rapporti tra le componenti dell'olio extravergine. Agli estremi settentrionali delle aree di produzione il prodotto è più fine, più ricco di acidi insaturi e a bassissima acidità, inferiore alla metà del massimo consentito; i costituenti minori aromatici risultano maggiormente esaltati e con un migliore complesso di caratteristiche organolettiche.  In questo senso il Friuli Venezia Giulia risulta essere terra vocata all'olivo, con condizioni ambientali simili a quelle che vanno quasi in linea di continuità dal Garda alle colline toscane liguri. In questa terra, l'olivo serba tracce relitte di una sua presenza secolare e i segni di una storia che, cominciata dalla dominazione romana, torna ora di attualità.
PRODUZONE
L’estrazione dell’olio avviene usando l’antica e tradizionale tecnica della spremitura cosiddetta “a freddo” e che impiega le molazze (due grandi ruote in pietra di granito) che permettono la rottura dell’oliva e la riduzione in pasta e la gramolatrice che con un movimento circolare lento amalgama la pasta e la pressa, azionata da motore idraulico, su cui vengono impilati i fiscoli (dischi di fibra ora sintetica, fino a qualche anno fa, naturale) contenenti la pasta di olive e da cui per sgocciolamento, per effetto della pressione che viene esercitata sulle pressa, fuoriesce un liquido da cui utilizzando la centrifuga si separa l’olio. Quest’ultimo viene depositato in botticelle in cui rimane per alcuni mesi permettendo così il deposito di fondi che vengono eliminati con tre travasi a distanza di un mese l’uno dall’altro non rendendo necessario così nessun intervento di chiarificazione. Il metodo descritto rispecchia la vecchia tradizione con l’unica variante dell’utilizzo di motori che imprimono forze che un tempo erano esercitate dagli animali.
QUALITA'
Le caratteristiche di quest’olio sono naturalmente dipendenti dalle varietà coltivate, ma si può dire certamente che raggiunge apici di qualità estremamente elevata. L’olio monovarietale di Biancheria possiede ad esempio caratteristiche organolettiche di fruttato medio, amaro e piccante, tre caratteristiche di pregio che garantiscono l’ottenimento da drupe non ancora completamente mature, sane e dal contenuto elevato di polifenoli. Al gusto manifesta una sensazione di mandorla, di erba fresca da poco sfalciata. Dalle ricerche svolte dal prof L. Conte e collaboratori presso il Dipartimento Scienze degli Alimenti presso l’Università di Udine, l’olio ottenuto dalla Biancheria/Belica risulta possedere la più alta concentrazione di polifenoli totali rispetto ad altre varietà.

Fonte: Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia
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I PRODUTTORI (1)

Agriturismo Perusini
Agriturismo Perusini
Via Torrione 13, 33040, Corno di Rosazzo (UD)