OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA IL VENERABILE
Olio prodotto nella frazione di Batignano (GR), in Maremma. La raccolta delle olive (varietà frantoio, leccino, moraiolo e pendolino) avviene dall'inizio di ottobre a metà novembre.
Ha un colore che va dal verde al giallo oro.
Ha un colore che va dal verde al giallo oro.
VISITA AL FRANTOIO
Ho avuto il piacere oggi (21 ottobre 2012) di visitare uno dei Frantoi della Comunità dell'Olio di Batignano. Non vi dico il profumo incredibile che c'era... abbiamo assaggiato l'olio prodotto giusto oggi, un sapore unico, leggermente piccante, di un bel verde acceso, preso direttamente dalle cisterne.
UN PO DI STORIA E TRADIZIONE
Riferendosi alle zone geografiche adiacenti alla città di Grosseto nell'immaginario della gente sicuramente la zona e i dintorni di Batignano, complici condizioni geologiche e climatiche particolarmente favorevoli, sono interpretati come "posto d olio" per antica tradizione. Lo dimostrano la grande quantità di oliveti presenti sul luogo e la qualità indiscussa della produzione olearia che si ottiene, che si tramanda da tempo ormai immemorabile.
D'altra parte è sufficiente prendere appena conoscenza delle abitudini della gente del posto per rendersi conto che la raccolta delle olive e la produzione dellolio viene qui vissuta al pari di un rito irrinunciabile che si rinnova di anno in anno negli impegni quotidiani della gente, affondando le sue radici in tempi molto lontani.
Non mancano sul posto le testimonianze che connettono l'olivo e l'olio all'ambiente, alle tradizioni e alla cultura di questa zona. Tralasciando le epoche più remote e volendo considerare solo tempi relativamente più recenti possiamo riferirci alle epoche intorno al XV° / XVI° secolo, quando, a seguito di un rinnovato interesse attorno alla coltura dell'olivo, in quanto coltura alternativa in grado di garantire alle genti nuovo reddito, si vide la nascita di varie attività economiche legate alla fase della trasformazione.
Così nacquero in Maremma le "uliviere", frantoi pubblici, e a Batignano, all'epoca, se ne contavano addirittura tre.
Saltando alle epoche intorno ai primi del novecento, esistono testimonianze certe della fervente attività olivicola presente sul posto.
Si descrive l'impianto di nuove piante di olivo ad integrazione di quelle più vecchie già esistenti e la fiorente produzione che se ne traeva.
Ma, cosa più importante, si descrive la costruzione di un nuovo e all'epoca "moderno" frantoio con motore a vapore alimentato a legna, in aggiunta ai due frantoi a trazione animale già esistenti.
L'impianto, concepito in previsione degli sviluppi che l'attività olearia pareva promettere, poteva accogliere la produzione di olive di un gran numero di olivicoltori. La struttura comprendeva una macina, due presse ed una superpressa costruita dalla ditta Cosimini e Figli, che aveva le sue officine a Grosseto ed era allavanguardia nella costruzione di moderni frantoi.
Essendo l'impianto molto vicino a Grosseto fu usato al pari di un modello esposto in vetrina, che gli eventuali clienti potevano recarsi a visitare.
D'altra parte è sufficiente prendere appena conoscenza delle abitudini della gente del posto per rendersi conto che la raccolta delle olive e la produzione dellolio viene qui vissuta al pari di un rito irrinunciabile che si rinnova di anno in anno negli impegni quotidiani della gente, affondando le sue radici in tempi molto lontani.
Non mancano sul posto le testimonianze che connettono l'olivo e l'olio all'ambiente, alle tradizioni e alla cultura di questa zona. Tralasciando le epoche più remote e volendo considerare solo tempi relativamente più recenti possiamo riferirci alle epoche intorno al XV° / XVI° secolo, quando, a seguito di un rinnovato interesse attorno alla coltura dell'olivo, in quanto coltura alternativa in grado di garantire alle genti nuovo reddito, si vide la nascita di varie attività economiche legate alla fase della trasformazione.
Così nacquero in Maremma le "uliviere", frantoi pubblici, e a Batignano, all'epoca, se ne contavano addirittura tre.
Saltando alle epoche intorno ai primi del novecento, esistono testimonianze certe della fervente attività olivicola presente sul posto.
Si descrive l'impianto di nuove piante di olivo ad integrazione di quelle più vecchie già esistenti e la fiorente produzione che se ne traeva.
Ma, cosa più importante, si descrive la costruzione di un nuovo e all'epoca "moderno" frantoio con motore a vapore alimentato a legna, in aggiunta ai due frantoi a trazione animale già esistenti.
L'impianto, concepito in previsione degli sviluppi che l'attività olearia pareva promettere, poteva accogliere la produzione di olive di un gran numero di olivicoltori. La struttura comprendeva una macina, due presse ed una superpressa costruita dalla ditta Cosimini e Figli, che aveva le sue officine a Grosseto ed era allavanguardia nella costruzione di moderni frantoi.
Essendo l'impianto molto vicino a Grosseto fu usato al pari di un modello esposto in vetrina, che gli eventuali clienti potevano recarsi a visitare.
IL VENERABILE, L'OLIO DELLA COMUNITÀ
Parlando di olio, in Maremma dobbiamo sicuramente riconoscere varie eccellenze che si stanno fortemente affermando a livello nazionale e anche oltre.
Ma non è azzardato riconoscere all'olio prodotto a Batignano qualche merito qualitativo esclusivo: ad esempio come olio da bruschetta ha sicuramente pochi rivali in zona!
Cultivar utilizzate: 70% frantoiano, 30% leccino e moraiolo.
Nel complesso possiamo dire che le caratteristiche sensoriali risultano fortemente identitarie del territorio di provenienza e giustificano ampiamente la ragione per cui si è voluto creare la Comunità.
Ma non è azzardato riconoscere all'olio prodotto a Batignano qualche merito qualitativo esclusivo: ad esempio come olio da bruschetta ha sicuramente pochi rivali in zona!
Cultivar utilizzate: 70% frantoiano, 30% leccino e moraiolo.
Nel complesso possiamo dire che le caratteristiche sensoriali risultano fortemente identitarie del territorio di provenienza e giustificano ampiamente la ragione per cui si è voluto creare la Comunità.
SCHEDA TECNICA
Zona di produzione: Batignano (GR) Altitudine: 160 m s.l.m. Cultivar utilizzate : 70% frantoiano, 30% leccino e moraiolo. Periodo di molitura: Ottobre/NovembreSistema di estrazione: continuo a tre fasi. Metodo di coglitura: manuale agevolata. Conservazione del prodotto: contenitori in acciaio inox.
LA COMUNITA DEL CIBO E LA
La Comunità dei Produttori dell'Olio di Batignano è la Comunità del Cibo istituita dalla Condotta Slow Food di Grosseto che riunisce al suo interno gli olivicoltori della APOV Associazione dei Produttori dell'Olio "Il venerabile" di Batignano.
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I PRODUTTORI (2)
A P O V Associazione Produttori Olio Extravergine d 19 Oliva Il Venerabile di Batignano
Via Curtatone 20, 58100, Grosseto (GR)
Via Curtatone 20, 58100, Grosseto (GR)
Frantoio Rocchi Mario
Via Senese Sud 40, 58041, Batignano (GR)
Via Senese Sud 40, 58041, Batignano (GR)
LE RICETTE (3)
http://www.lascimmiacruda.info/2011/05/31/il-caldo-chiama-piatti-freschi-la-panzanella/
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http://www.lascimmiacruda.info/2012/11/05/le-mie-prime-freselle/
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http://www.lascimmiacruda.info/2013/03/05/acquacotta/
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