Panettone al prosecco

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Diverse leggende trattano dell'orgine del panettone. Una di esse narra l'amore del nobile Ugo della tela, detto Ughetto, per Adalgisa, la bellissima figlia del fornaio delle Grazie. Quando la situazione del forno sta precipitando, Ughetto si travesto da umile garzone e offre i suoi servigi al fornaio, per poter aiutare la sua amata. Mancavano poche settimane al Natale e l'apertura di un nuovo forno tolse tutti i clienti al forno di Adalgisa. Il padre voleva lasciarsi morire e così Ughetto vendette alcuni suoi falchi e cominciò ad unire al solito impasto, del buon burro. I clienti se ne accorser..e Ughetto aggiunse più burro e zucchero. Molti clienti ritornarono e così Ughetto riuscì ad aggiungere anche candti e uova e in ultimo, uvetta.
Il successo fu clamoroso e nacque il pantone. A questo punto, il benefico intervento di un padre domenicano riuscì a convincere il padre di Ughetto a far sposare suo figlio con la bella fornaia.

Preso dal libro "mille e un panettone " di Carbone-Loison.

Gli ingredienti del panettone vengono scelti con attenzioni, prediligendo sempre la certificazione d'origine italiana controllata per uova, burro di montagna, latte, fior di farina e zucchero. A questi si aggiungono poi gli aromatici come in questo caso, in cui si è aggiunto al panettone tradizionale il prosecco di Valdobbiadene che conferisce un aroma e un profumo al panettone molto particolari.

La qualità della lavorazione consiste nel rispetto dei lunghissimi tempi di lavorazione: 72 ore di attesa.
La base del panettone è l'utilizzo del lievito madre, composto ottenuto dalla fermentazione spontanea di farina di frumento, acqua, latte e frutta, senza uso di sotanze chimiche. La lavorazione ha i suoi punti fondamentali nei rinfreschi del lievito madre, nei 3 impasti, alternati da lievitazione, dalla porzionatura, dalla modellazione e da una lenta cottura, cui si aggiunge il raffreddamento naturale e la lenta stagionatura.