STORIA DEL PRODOTTO
La pitta di patate o tajeddha leccese (a seconda delle zone) è un piatto molto saporito tipico del leccese. Può essere definito uno sformato di patate ripieno di cui ne esistono numerose varianti che aggiungono al ripieno diversi ingredienti, dal formaggio grattugiato alle olive nere, capperi, pomodoro, basilico….. E’ un piatto che può essere assaporato come unico o accompagnato da verdure.
La tradizione di assaporare la pitta di patate nel Salento deriva dal fatto che le coltivazioni più diffuse in questi luoghi hanno come “ingrediente” principale le patate. Specialmente ai tempi in cui soldi ce n’erano pochissimi e si campava solo in base a quello chela terra offriva.
La pitta di patate veniva servita come piatto in grado didare un sostentamento sopratutto ai contadini dell’epoca che, tornati a casadopo una giornata in cui si erano spaccati la schiena nei campi, avevano bisogno di un piatto caldo e sostanzioso.
La tradizione di assaporare la pitta di patate nel Salento deriva dal fatto che le coltivazioni più diffuse in questi luoghi hanno come “ingrediente” principale le patate. Specialmente ai tempi in cui soldi ce n’erano pochissimi e si campava solo in base a quello chela terra offriva.
La pitta di patate veniva servita come piatto in grado didare un sostentamento sopratutto ai contadini dell’epoca che, tornati a casadopo una giornata in cui si erano spaccati la schiena nei campi, avevano bisogno di un piatto caldo e sostanzioso.
PROCESSO PRODUTTIVO
La pitta di patate è una pietanza tradizionale del Leccese che viene consumata sopratutto in Estate. Ne esistono diverse varianti.
PROCESSO PRODUTTIVO
Il processo produttivo prevede che le patate vengano lessate. Viene preparato un sughetto con pomodori, cipolla sminuzzata, peperoni e capperi. Alle patate, una volta passate vengono aggiunti ulteriori ingredienti quali: le uova, il pepe nero, il parmigiano grattugiato, il prezzemolo, il pane grattugiato ed il sale. L'impasto viene diviso in due, di cui una parte verrà adagiata su una pirofila ed aggiunto il sughetto preparato precedentemente al quale si aggiunge la mozzarella, le olive e il prosciutto cotto. La restante parte dell'impasto di patate viene utilizzata per coprire lo strato con il sughetto. Si spolverizza con parmigiano e si inforna. La pitta di patate si conserva benissimo anche in frigo se ne rimane qualche porzione.
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- I piccoli pasticci di Pam
