AREA DI COLTIVAZIONE E TIPOLOGIE
Sulla costa adriatica non ci sono agrumi, con un’unica eccezione: il Gargano. Non si tratta di un esperimento bizzarro, ma di un esempio importante di agricoltura storica, risultato di intelligenti scelte agronomiche in perfetta armonia con la vocazione, il clima e il terreno di questa felice nicchia ambientale. Gli agrumeti del Gargano rappresentano l’identità culturale di interi paesi. Rodi è ancora il paese dei limoni, Vico e Ischitella sono ancora i paesi delle arance. Gli agrumi qui maturano tutto l’anno: a Natale ci sono le Durette, ad aprile-maggio le arance Bionde (che si possono mangiare fresche fino a settembre). Il melangolo è un’arancia di pezzatura medio-piccola, ha un colore rosso intenso e lucente, buccia sottilissima, polpa croccante e succo modesto ma tendente al dolce (agrodolce).
Il Biondo del Gargano matura tra aprile e maggio, conservandosi dolce e succoso sull’albero fino a settembre. La Duretta del Gargano matura a Natale, è praticamente priva di semi e ha una polpa dura e croccante: il Femminello del Gargano è la varietà di limone più antica d’Italia e si trova in tre tipologie. Con gli agrumi del Gargano i produttori del Presidio preparano ottime marmellate, canditi e limoncelli.
IL PRESIDIO
Un tempo erano esportati in tutto il mondo: arance, limoni e melangoli, avvolti nelle veline colorate delle società agrumarie, viaggiavano per i mari nelle stive delle navi dirette negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nel 1870, su un terreno accidentato e difficile, si estendevano 804 ettari coltivati a frutteto che producevano circa 150 mila quintali l’anno di agrumi. Poi è iniziata la crisi e l’economia agricola della penisola garganica è crollata. I “giardini”, così sono chiamati i terreni coltivati a frutta sul Gargano, costituiscono ancora oggi un paesaggio agrario unico: sono realizzati quasi sempre nei pressi di case padronali e sono protetti dai venti e dalla salsedine con muriccioli a secco o barriere di canne, di leccio e alloro. Il Presidio ha promosso la nascita del Consorzio per la valorizzazione e la tutela degli agrumi del Gargano. Ora gli agrumi sono venduti in tutta Italia ed è iniziata la produzione di un’interessante gamma di trasformati.
Fonte: Presidio Slow Food
CONSORZIO DI TUTELA GARGANO AGRUMI IGP
Gli agrumeti del Gargano si estendono su un’area di circa 800-1000 ettari circoscritti nei territori di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi. Risultato di sagaci scelte agronomiche ed accurate pratiche agricole, questi giardini più che aree frutticole simboleggiano da sempre l’identità storica e culturale di questa zona settentrionale del Gargano. Protette da lecci e da allori, queste piante secolari “co’ fiori eterni il frutto dura e mentre spunta l’un, l’altro matura”, costituiscono ancora oggi un paesaggio storico unico, permeato di profumi e genuinità. Grazie alla tenacia dei “giardinieri” veri e propri architetti della natura, questa felice nicchia ambientale, ha suscitato interessi istituzionali ed associativi volti al suo recupero produttivo, commerciale e paesaggistico. Tappa fondamentale di questo percorso è stata la costituzione nel Gennaio 2001, del Consorzio di Tutela “Gargano Agrumi” che con il sostegno dell’ Ente Parco Nazionale Del Gargano ha ottenuto il riconoscimento del marchio IGP per gli agrumi Garganici, importante attestato di elevata qualità del prodotto.
La tenacia, l’amore e la costanza dei giardinieri consorziati, per la cura degli agrumeti attraverso pratiche agricole tramandate nei secoli, divengono garanzia assoluta della qualità, genuinità e tipicità degli agrumi del Gargano, che non devono competere con i prodotti dell’agricoltura industriale, standardizzati e spesso transgenici. L’indicazione protetta IGP è riservata a particolari specie di arance e limoni prodotti esclusivamente nell’area del promontorio denominata “Oasi agrumaria del Gargano”. I frutti maturano completamente sulla pianta e vengono destinati al consumo e alla trasformazione rispettando le condizioni e i requisiti previsti nel disciplinare di attribuzione del marchio.
Fonte: sito ufficiale Gargano Agrumi
AREA DI PRODUZIONE E STAGIONALITA'
Area di produzione: comuni di Vico del Gargano, Ischitella, Rodi Garganico (provincia di Foggia).
Stagionalità: la raccolta del limone femminello avviene tutto l'anno mentre le arance bionde si possono raccogliere da settembre ad aprile, l'arancia duretta invece si raccoglie da dicembre alla fine di aprile.
I PRODUTTORI
APPROFONDIMENTI
Presidio slow food
http://www.presidislowfood.it/ita/dettaglio.lasso?cod=41&id_regione=13&id_tipologia=&id_mese=&lista=si
Consorzio gargano
http://www.garganoagrumi.com/