STORIA
L'alkermes sembra risalire al XV secolo ed il suo nome deriva dalla parola araba qirmiz che vuol dire rosso, dato il suo colore rosso vivo. L'aspetto è inconfonidbile: rosso rubino acceso con aromi molti complessi è un liquore caldo e persistente. Corroborante e rigenerante, nell'antichità veniva somministrato alle donne dopo il parto o a chi era appena uscito da una malattia. Per il suo gusto intenso e piacevole divenne molto gradito ai viandanti e ai signori ospitati nel Convento di Santa Maria Novella, suo luogo di produzione. A Firenze l'alkermes era già molto conosciuto ai tempi dei Medici e venne fatto conoscere anche in Francia da Caterina de' Medici, quando andò in sposa ad Enrico D'orleans.
PRODUZIONE
Nello storico convento l'Alkermes viene imbottigliato a mano e viene riprodotto con la stessa preziosa ricetta risalente al 1743. Tale ricetta è stata tramandata dal direttore dell'officina dell'epoca, fra' Cosimo Becelli. La preparazione parte dalla "tintura" che si ottiene dalla macerazione con le spezie e dal passaggio in uno strumento detto percolatore. Nel percolatore, che lavora in continuo per 4 giorni, avviene l'estrazione da parte dell'alcol delle sostanze contenute nelle spezie (il tutto avviene alla temperatura di 20°). Dopo la percolatura si passa all'aromatizzazione (acqua di rosa, di fior d'aranci e cocciniglia) e poi il liquore viene affinato 6 mesi in botti di rovere.
QUALITA'
L'Alkermes delle Officine dal 2003 è stato riconosciuto come "prodotto agroalimentare tradizionale". E' molto adatto ad accompagnare dolci complessi, come le pesche di Prato, la zuppa inglese, la focaccia briaca dell'Elba, la pasta di mandorle e la crema pasticcera. Ha un profumo pastoso, è avvolgente, con un bouquet riccamente speziato e un gusto molto persistente.
Alchermes
http://laapplepiedimarypie.blogspot.it/2010/11/le-strenne-di-babbo-natale-alchermes.html