Cipolla Rossa di Breme

La storia della cipolla rossa di Breme denominata la dolcissima, inizia nel 906 d. quando i monaci della Abbazia di Novalesa, scampati alla sua distruzione per mano dei Saraceni, si fermarono a Breme e iniziarono la coltivazione della cipolla trovando il territorio adatto.

La storia della Cipolla Rossa di Breme inizia nel 906 d.c. quando i monaci della Abbazia di Novelasca, scappati all'attacco dell'abbazia da parte dei saraceni, si fermarono a Breme, trovando il terreno circostante adatto alla coltivazione. La produzione calò nei recenti anni 70, tanto che il consorzio dei coltivatori locali, chiuse i battenti.
Nel 2008 il Comune di Breme ottenne per il prodotto la Denominazione Comunale. Nel 1982 i soci della Polisportiva, hanno istituito con il patrocinio del comune la "sagra della Cipolla" che si tiene da allora ogni anno, la seconda domenica di giugno, per proteggere valorizzare il prodotto.
Se ne producono circa 400 quintali all'anno nei 200 ettari di territorio. Il 50% della produzione viene adoperata durante la sagra, e il resto venduta. Data la bassa quantità prodotta, è difficile trovarla fuori dai mercati locali della lomellina.

La produzione della cipolla avviene ancora prevalentemente come nel 906. E' una produzione locale non intensiva. Le cipolle migliori vengono messe a semenza. A metà agosto vengono messi i semi a germogliare secondo gli antichi procedimenti e poi seminati in cassetta e quando la pianta raggiunge i 25 cm, messi in campo. La raccolta a metà giungo, avviene manualmente.

Ogni anno, il secondo fine settimana di giugno a Breme si svolge la sagra della Cipolla Rossa, detta la Dolcissima. In due giorni si consuma il 50% della produzione, mangiando piatti fatti con la Cipolla Rossa: dalla Pizza alla Zuppa di cipolle.