LA STORIA
Agli inizi del 1800 il celebre naturalista e botanico finalese Giorgio Gallesio parla del Melo di Finale o Mela Carla nella sua opera Pomona Italiana, la prima e più importante raccolta d'immagini e descrizioni di frutta e alberi fruttiferi realizzati in Italia.Questo prezioso documento attesta quindi la presenza sul territorio del raro frutto, oltre a fornirne un'accurata descrizione visiva e gustativa.Il prodotto è totalmente autoctono.
LA QUALITA'
Il frutto si presenta di media dimensione con buccia liscia, di una tinta inizialmente verde durante la maturazione tende al giallo cereo, al punto da sembrare quasi lucente.La polpa è finissima, morbida, ma al tempo stesso croccante, saporita e gustosa.Il torso come nelle altre qualità è formato da cinque cellule membranose che racchiudono i suoi semi bislunghi.La raccolta avviene sul finire di settembre e si conserva fino alla primavera, ama un clima piuttosto dolce.Il frutto, ormai rarissimo può essere consumato sia crudo che cotto, attualmente viene trasformato per regalare una crema profumatissima ed incredibilmente vellutata, la Crema extra di Mela Carla, con un lieve ricordo di ananasso tipico della varietà della mela da cui proviene.La crema naturalissima è consigliata nell'alimentazione di tutti per le sue qualità di leggerezza ed alta digeribilità.Si gusta da sola, in abbinamento a formaggi, dolci di pasta frolla,semifreddi o per farcire piccoli e raffinatissimi bigné.Fonte e immagine: www.pomonaitaliana.it
Crostata di mele con frolla al vino
http://ipasticcidelloziopiero.blogspot.com/2011/09/frolla-al-vino-per-la-crostata.html