LA QUALITA'
La fava cottòra, è così chiamata per la caratteristica di cuocere bene, in fretta e per di essere più digeribile delle altre varietà.
Dagli abitanti del luogo è chiamata anche "mezza fava" per le sue ridotte dimensioni.
Viene coltivata in terreni argillosi e privi di calcare, e questo fa si che sia molto tenera e quindi non necessiti di essere decorticata prima della cottura.
CARATTERISTICHE
La fava di cottòra si semina nei primi giorni di novembre mettendo dai 3 ai 7 semi a dimora nelle "postarelle", cioè nelle apposite buche. La raccolta viene effettuata nel mese di luglio quando la pianta è completamente secca. Dopo la raccolta le piante vengono lasciate seccare ancora per un paio di giorni dopo di che si effettua manualmente la battitura e così i semi escono dal baccelli. I semi vengono poi passati, come vuole la tradizione, negli appositi setacci detti "corvelli" o gigliar" e vengono poi selezionati, uno per uno a mano per poi essere messi con l'aggiunta di spicchi d'aglio, nei vasi di vetro per essere conservati.
ZONA DI PRODUZIONE
La fava cottòra dell'Amerino è coltivata a Frattuccia Frattuccia nel comune di Guardea e Collicello nel comune di Amelia in provincia di Terni dove i terreni sono argillosi e privi di calcare che ne favoriscono la coltivazione.
REPERIBILITA' DEL PRODOTTO
Le fave di cottòra si raccolgono nel mese di luglio e si trovano in commercio essiccate tutto lanno.
IL PRESIDIO SLOW FOOD
La fava di cottòra è tutt'ora coltivata negli orti di una cinquantina di famiglie della zona che si sono riunite in associazione e che la coltivano con lo spirito e la voglia di continuare una tradizione.
L'obiettivo del Presidio è quello di recuperare e valorizzare questo prodotto dimenticato rivalutandolo.
I PRODUTTORI