QUALITA'
I fichi sono arrivati in Calabria al tempo della civiltà greco-romana e se inizialmente furono usati come oggetto di baratto, ben presto si diffusero largamente, trovando in questa regione un habitat particolarmente favorevole.In passato sono stati definiti il "pane dei poveri " in quanto freschi o secchi, per il loro apporto energetico hanno costituito un'ottima fonte di sostentamento per la popolazione locale. Tra le tante varietà spicca il fico dottato (ficus sativa), uno dei più pregiati e conosciuti, con buccia liscia, dal colore verde giallognolo, con polpa rosa e semi minuscoli (acheni), dal sapore dolce che si rivela particolarmente adatto all'alimentazione dei bambini per l'estrema digeribilità. È ottimo come frutto da tavola, ma è particolarmente adatto all'essicazione (v. scheda FICHI DI COSENZA DOP)
PROCESSO DI PRODUZIONE
Il periodo di raccolta va dalla prima decade di giugno a settembre nella doppia produzione dei fioroni o fichi primaticci che maturano nella tarda primavera ed i fichi veri (forniti) che maturano a fine estate e che sono quelli più adatti all'essicazione. I fichi secchi vengono raccolti in agosto, al giusto grado di maturazione (a volte parzialmente essiccati alla pianta: da qui il termine dialettale “passuluni”), con il peduncolo e fatti essiccare al sole fino, rivoltati sistematicamente, fino a quando non perdono il 30/35 % di acqua.
Trasformazione: una volta essiccati si prestano a diversi tipi di lavorazione che ne fanno una delizia invernale irrinunciabile: chiocciole (fichi secchi farciti) e crocette, fichi aperti a libro, disposti ad incrocio, farciti con frutta secca, aromatizzati con scorze di agrumi e cannella, richiusi con un medesimo incrocio e infine infornati.
STORIA
L'Abate Gioacchino da Fiore, scrisse a proposito dei fichi di Calabria : “Nientemeno più prezioso, e per la copia e per la perfezione egli è il raccolto dei fichi. Principia egli nel mese di giugno e si allunga fino all'altro di decembre, sempre l'une succedendo all'altre … nere, bianche, altre brune, altre rossaccie, tutte però così dolci, che filano dalla creduta bocca stille di miele, e come se per filarlo non bastasse una sola apertura sul capo, sovvente ancora si stracciano per i fianchi”.Pare che Giovanni Pascoli nel periodo in cui insegnava a Messina, non perdesse occasione di fare un salto in Calabria per assaggiare i fichi secchi e ne era così entusiasta da raccomandare ad un suo collega calabrese di spedirgliene quantità congrue.
I PRODUTTORI
LE RICETTE
Fichi fioroni con miele e ricotta
http://unafinestradifronte.blogspot.com/2008/06/fichi-fioroni-con-miele-e-ricotta.html
Cake ai fichi secchi
http://unafinestradifronte.blogspot.com/2010/05/cake-ai-fichi-secchi.html
Palloni di fichi
http://picetto.blogspot.it/2010/10/palloni-di-fichi.html