STORIA
Il Fico Secco è comunemente in uso in alcune aree del Mediterraneo, la variante del fico secco mandorlato - recentemente riconosciuto quale "Prodotti TipicoTradizionale" dal Ministero delle Politiche Agricole - è una versione"arricchita", divulgatasi a San Michele Salentino (Brindisi) nel primo dopoguerra, probabilmente anche per l'abbondanza di alberi di mandorlo presenti sul territorio. Il territorio interessato alla coltivazione dei fichi è quello di San Michele Salentino, nelle contrade fra San Vito dei Normanni, Ostuni, Latiano e Ceglie Messapica. In un'area ormai comunemente denominata "Alto Salento".
Proprio a San Michele Salentino, l’ultimo fine settimana di Agosto, si svolge ogni anno l’unica fiera in Italia dedicata interamente ai Fichi Secchi Mandorlati. Si ha la possibilità di gustare i prodotti dei diversi produttori e di visitare una mostra pomologica che viene allestita per far conoscere le diverse decine divarietà di fico.
PROCESSO PRODUTTIVO & QUALITA'
Il prodotto è costituito da due fila di fichi secchi “accoppiati” con all’interno una mandorla e spezie naturali. La varietà dei fichi utilizzati è la “Dottato”, questi vengono raccolti a metà del mese di Agosto.
Il processo produttivo prosegue, dopo la raccolta, con l’apertura in due del frutto e la sistemazione su stuoi e o cannicci perché restino al sole ad essiccare per almeno 6 giorni. Terminata l’essiccazione si aggiunge all’interno una mandorla tostata, un seme di finocchio e la scorza di limone. A questo punto sono sottoposti a cottura in forno per almeno un’ora. Al termine, ancora caldi, si inseriscono in contenitori di vetro, con l’accortezza di pressarli all’interno. Solo il giorno successivo è possibile sistemarli nelle confezioni definitive in vetro o nei caratteristici cesti i legno.
Fichi secchi imbottiti
http://cucinasuditalia.blogspot.com/2009/11/fichi-secchi-imbottiti.html
La rete mediterranea delle città del fico
http://www.ficusnet.it/