Grano Carosella

Grano Carosella
LA STORIA
La Carosella è una tipologia di frumento tenero molto datata caratterizzato dal fatto di avere una pianta che raggiunge almeno un metro di altezza. Probabilmente il suo nome deriva dalla volgarizzazione del termine cariosside, che sta ad indicare il chicco secco di grano ancora rivestito dalle glumelle (il primo rivestimento fogliare alla base delle infiorescenze (spighette) tipiche delle Graminaceae). Altra ipotesi invece consiste nel riconoscere la radice comune fra "Caruso" (nella tradizione siciliana ragazzo con la testa rapata) e carosella (piccola testa-seme rapata, liscia); allo stesso tempo esiste un'analogia tra la spiga del grano, che risulta carosata appunto, in quanto presenta delle ariste (prolungamenti aghiformi della glumella inferiore) corte sulla sommità della stessa ed il termine caruso. Di fatto questo grano è talmente antico che la sua prima produzione sembra proprio risalire all'epoca Romana i quali lo coltivavano nelle numerose fattorie sparse nel territorio cilentano. Di fatto è un seme semiselvatico che ben si prestava alla coltivazione per le esigenze alimentari di base. Nel corso dei secoli quindi questo seme è stato progressivamente accantonato per far posto ad altre tipologie di grano che invece presentavano caratteristiche più confacenti alla trebbiatura meccanica ed alle altre macchine agricole, estingendosi quasi in favore di un progresso tecnologico relativo alla post lavorazione del frumento stesso in modo da garantire rese migliori anche se solo sotto la voce, quantità.
LA QUALITA'
La presenza di ariste (prolungamenti aghiformi del primo rivestimento fogliare ), seppure di piccole dimensioni, lascia pensare alla morfologia macroscopica tipica di un grano duro. La Carosella invece è definibile come un grano tenero per la forma del chicco, piccolo ed allungato, leggero, di aspetto dorato-aranciato e lucido la cui morfologia rimanda invece al suo 'vicino parente', il grano duro al quale si avvicina per alcuni aspetti non solo organolettici.
Una caratteristica tipica di questo seme è infatti la propria capacità di dare vita ad una pianta nel quale si può apprezzare in modo evidente un fenomeno detto 'accestimento' per il quale da un solo granello del cereale, mediante la formazione di fusticini secondari provenienti da germogli del fusto principale, traggono origine cespi rigogliosi, capaci di portare decine di spighe e centinaia di chicchi. Le radici, invece, affondano nel terreno con migliaia di ramificazioni la cui lunghezza complessiva è di molte decine di metri.
La farina di Carosella per queste sue puculiarità biologiche 'trasversali' può definirsi quindi un grano tenero con un discreto contenuto di glutine e di semola (caratteristica appunto del solo grano duro) e con un equilibrato contenuto di amido che la rende versatile per la panificazione.
Per quanto appena detto è ottima per preparare il pane.
PROCESSO DI PRODUZIONE
Il processo di produzione di questo grano tenero non si discosta dal normale grano tenero motivo per il quale siamo grossomodo sempre all'interno di 5 macrofasi:germinazione, accestimento, levata, fioritura e maturazione.
La vera nota di pregio riguardo al ciclo di produzione è quella che tutte le operazioni colturali sono effettuate a mano tranne la trebbiatura che avviene meccanicamente con la mietitrebbia e questo a garanzia di un processo produttivo che vede nella mano dell'uomo una discriminante ancor più presente nella selezione e nella lavorazione della materia prima.
Gambetto
Inserito da Gambetto - Gambetto nella Zuppa
28/10/2011 10:39:12

I PRODUTTORI

Tempa del Fico (Ospitalita' Rurale)
Tempa del Fico (Ospitalita' Rurale)
Pruno di Laurino 84057, Pruno di Laurino (SA)