Latte nobile dell'appennino campano presidio Slow Food

Latte nobile dell'appennino campano presidio Slow Food
PROPRIETA' NUTRITIVE - GLI OMEGA 3
La ricchezza di fiori ed essenze dei pascoli dell'Appennino beneventano e avellinese è straordinaria. Il latte delle vacche che si nutrono delle erbe e dei fieni di quei pascoli è ricco di aromi, di molecole antiossidanti come il beta-carotene e la vitamina E e ha un contenuto di acidi grassi "buoni" - Omega e Cla (acido linoleico coniugato) - superiore alla media normalmente disponibile in commercio. Il Cla è un acido grasso che si forma proprio nel rumine degli animali e che assumiamo principalmente da latte e latticini, la cui azione anticancerogena, antinfiammatoria e antiossidante è comprovata. Gli Omega 3 e Omega 6 sono acidi grassi che il nostro organismo non può produrre e che deve acquisire con la dieta: fondamentali per la composizione delle nostre membrane, importantissimi nel metabolismo del colesterolo. Bisogna fare attenzione ad assumerli entrambi perchè di solito le nostre diete sono sbilanciate verso l'Omega 6. Per questo in commercio si trova sempre più spesso latte addizionato artificialmente di Omega 3, ricavato solitamente da olio di pesce. Il latte dell'appennino beneventano invece contiene naturalmente Omega 3, addirittura il doppio rispetto al latte commerciale addizionato. Questa caratteristica è resa possibile dall'ambiente incontaminato, ricco di boschi, che poco si presta ad altre attività che non siano quelle agricole: qui operano piccole aziende dedite all'allevamento di bovini da latte, alla coltivazione di cereali e alla produzione di fieno. Ogni allevamento ha una decina di vacche da latte che vengono lasciate pascolare nei prati polifiti in prossimità delle aziende stesse e alimentate con cereali locali, quali orzo e grano.

Fonte: Presidio Slow Food
IL PROGETTO
Il progetto "Latte Nobile" dell'ANFoSC (Associazione Naziona-le Formaggi sotto il Cielo), che ha studiato e svolto analisi approfondite su questa realtà, nasce con l'obiettivo di valorizzare questa ricchezza e sostenere i piccoli allevatori locali permettendo loro di spuntare sul mercato un prezzo maggiore di quello pagato dall'industria lattiero casearia. La collaborazione tra Anfosc e Regione Campania ha dato vita ad una vera e propria microfiliera del latte fresco che al momento riguarda solo il latte vaccino ma che in futuro potrebbe allargarsi anche al latte caprino, ovino, equino, bufalino che parte dagli allevatori aderenti al progetto, passa per il confezionamento e la catena distributiva, fino ad arrivare agli scaffali dei negozi. Un latte fresco a filiera corta, di altissima qualità nutrizionale ed organolettica. Il prezzo al consumatore è 1,70 € a litro è leggermente superiore rispetto a quello di mercato perché riconosce all'allevatore una giusta retribuzione: il confezionatore infatti garantisce un prezzo minimo di acquisto di 50 centesimi al litro, contro i 30-40 centesimi pagati dall'industria. E' il minimo necessario per poter continuare a produrre latte di qualità in un ambiente incontaminato e da animali allevati in modo salubre, confezionato entro due sole ore dalla mungitura.

Fonte: Presidio Slow Food
PRODUZIONE
A differenza di quanto accade per gli altri alimenti, il consumatore è portato, in genere, a considerare il latte come un prodotto ormai standardizzato, anche se così non è. Se si andasse a vedere stalla per stalla si scoprirebbe, in effetti, che da ognuna di esse nasce un latte a sé, con il proprio gusto e la propria identità, derivanti da precise condizioni e scelte zootecniche, agronomiche e imprenditoriali
Partendo da queste premesse, un gruppo di piccoli allevatori dell’entroterra campano, con una media di appena quindici capi in lattazione ciascuno ed ampie superfici agricole destinate ad erba e fieno, ha di recente deciso di svincolarsi dal progressivo deprezzamento del latte (che di questi tempi è pagato tra gli 0,40 e gli 0,30 Euro al litro) avviando la commercializzazione del proprio prodotto, che verrà presto immesso sul mercato come “Latte Nobile dell’Appennino Campano”.
A credere in questo progetto, e a sostenerlo fortemente, sono stati l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e l’ANFoSC (Associazione Nazionale Formaggi sotto il Cielo) di Potenza, che ha fornito la consulenza tecnica. Grazie al supporto di queste due realtà, gli allevatori si sono da poco riuniti nell’“Associazione Latte Nobile dell’Appennino Campano”, «nata», ci tengono a precisare gli interessati, «per offrire il giusto merito a un prodotto che non teme confronti in quanto a valori nutrizionali, salubrità e gusto».
Come per i migliori vini o per i più celebrati prodotti tipici, anche per il latte si può parlare quindi di terreni vocati (alla produzione di foraggi e al pascolo), di vera e propria cultura (zootecnica elattiera) locale, e di eccellenza, laddove tutte le componenti del “prodotto latte” si esprimono ai massimi livelli, dall’alimentazione delle bovine, totalmente del territorio (un territorio ancora integro) alla ricchezza minerale del suolo, a una zootecnia d’altri tempi, basata sul rispetto per l’animale e sulle “basse rese”.

Fonte: Sito de Il Latte Nobile
IL PRESIDIO SLOW FOOD
Nell'ambito del più ampio progetto Anfosc il Presidio sostiene un piccolo consorzio di otto allevatori che ha aderito al progetto regionale e che si è impegnato a produrre latte seguendo un rigoroso disciplinare di alimentazione e benessere animale, sottoponendosi a visite di controllo e analisi al fine di monitorare costantemente la qualità del latte. Nell'alimentazione sono vietati gli alimenti geneticamente modificati, gli insilati di mais o erba. Inoltre sono vietati i foraggi di ortaggi o di altre colture erbacee che possano rendere sgradevole l'aroma o il gusto del latte, come quelli di peperoni, colza, rape, cavoli. Gli allevatori attualmente conferiscono il loro latte due volte la settimana a un imbottigliatore di Eboli che lo stabilizza con una pastorizzazione leggera (72 gradi per pochi secondi), e che lo confeziona , intero, in cartoni che riportano il logo grafico "Latte nobile dell'Appennino campano" e le informazioni sul progetto. Il latte così confezionato si conserva fino a cinque giorni. Una cooperativa si occupa della distribuzione presso i punti vendita. Al momento la produzione settimanale è di pochi quintali, cioè poche centinaia di confezioni da un litro a settimana: l'obiettivo del Presidio è far conoscere il latte nobile ai consumatori e aumentare i volumi di produzione e vendita, coinvolgendo in futuro altri allevatori dell'Appennino campano e consentendo così un ulteriore aumento del prezzo minimo garantito.
AREA DI PRODUZIONE - STAGIONALITA'
Territorio del Comune di Castelpagano (in provincia di Benevento).
Il latte viene prodotto tutto l'anno il conferimento per il confezionamento avviene due volte a settimana e il latte confezionato si conserva per un massimo di 5 giorni.

dolcigusti
Inserito da dolcigusti - www.dolcigusti.com
23/09/2011 19:53:29

I PRODUTTORI

Consorzio Latte nobile dell'Appennino campano
Consorzio Latte nobile dell'Appennino campano
Via Umberto I° snc, 82024, Castelpagano (BN)

APPROFONDIMENTI

http://www.lattenobile.it/
http://www.presidislowfood.it/ita/dettaglio.lasso?cod=104&id_regione=4&id_tipologia=&id_mese=&lista=si