CENNI STORICI
La lestopitta è un piatto tipico dell’area grecanica, in particolare di Bova (RC), che ricorda il pane azzimo di cultura ebraica. Si ha prova di un insediamento ebraico è storicamente della città di Bova. La lestopitta può essere consumata al posto del pane, spaccata e condita con olio e sale, o farcita con curcuci (cicciole) di maiale e pepe nero, pomodorini e olive oppure semplice con sale o ancora con pecorini fusi.
In origine era una focaccia rituale, decorata o dipinta (picta: dipinta), che gli antichi popoli italici ed i Romani offrivano alle divinità. Secondo il Rohlfs il nome deriva dal greco volgare pitta, che significa, focaccia.
TECNICA DI LAVORAZIONE
Questo prodotto viene realizzato a mano dagli artigiani del luogo. La lavorazione prevede alcune fasi: si impasta la farina con un pizzico di sale, l’acqua tiepida e qualche goccia d’olio fino ad ottenere una sfoglia piuttosto sottile; si staccano dei pezzetti di pasta e si fanno delle palline di media grandezza, si lavorano bene e con il matterello per spianarle, con un coperchio si tagliano dei dischetti del diametro di 10-15 cm. Si unge una padella di ferro con poco olio e quando è ben calda si mettono le pitte e si fanno cuocere prima da un lato e poi dall'altro. Si mangiano calde con olio nuovo o con salami e formaggi.
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
Farina, acqua, olio e sale. La forma è circolare. Le dimensioni medie sono di 15 cm. Il peso medio è di 35 gr. Il sapore è tendente al farinaceo, mentre l'odore è di fritto.