LA STORIA DEL PRODOTTO
La pera Angelica non ha origini ben definite, anche se Gallesio la citava ne la “Pomona” nel 1800.
La sua coltivazione nel pesarese, in particolare nella zona compresa tra Montemaggiore, Serrungarina e Mombaroccio, si è diffusa negli anni 60.
Dapprima era una pianta che cresceva in esemplari sparsi, negli orti, nei giardini, e nei frutteti a coltivazione famigliare ora invece, esistono dei veri e propri impianti che ne garantiscono un buon raccolto.
LA QUALITA'
La pera angelica è una delle varietà di pere tra le più pregiate del nostro Paese.
E’ un frutto dalla corona tondeggiante, che degrada in un collo, che le dà la vera tipica della pera.
Ha la buccia giallognola che a piena maturazione sfuma in un color rosso intenso, e che nel lato esposto al sole è punteggiata di grigio.
La polpa è bianca, dolce e succosa.
Raggiunge la completa maturazione tra la fine di settembre e la fine di ottobre.
Per le sue qualità ha ottenuto, dal 2001, dalla regione Marche il riconoscimento di prodotto agro - alimentare tradizionale.
LA ZONA DI PRODUZIONE
La pera angelica cresce nei terreni arenacei e argillosi tipici della zona del pesarese compresa tra i comuni di Serraungarina, Saltara, Cartoceto, Mombaroccio e Montemaggiore dove i terreni sono argillosi o arenarici. La raccolta delle pere può essere fatta dopo 3 anni dalla piantagione della pianta. Recentemente si è diffusa la produzione " a spalliera irregolare".
Le pere angelica con la salsa al cioccolato
http://www.cucinareperpassione.it/piu-angelica-di-cosi/
Fonte foto produttori
http://www.ilmetauro.it/argomenti/manifestazioni/3-4-settembre-il-weekend-della-pera-angelica.html