
DETTAGLI
Antonio Mattei apri' a Prato nel 1858 la sua attivita' di produzione e vendita dei tipici "Biscotti di Prato", alle mandorle. La sua ricetta originale fu subito apprezzata, tanto da essere premiata in diverse Esposizioni Internazionali (1861 e 1867). Anche il famoso Pellegrino Artusi li apprezzava, tanto che ando' a visitare il biscottificio e divenne amico del padrone, Antonio Mattei. Ancora oggi l'antico biscottificio Antonio Mattei, gestito dalla famiglia Pandolfini ormai da tre generazioni, continua a sfornare questi biscotti, mantenendone gusto e fragranza come alle origini.
Una curiosita': come tanti anche Antonio Mattei aveva il suo soprannome. Con l'arguzia tipica dei toscani (ma non solo loro, questo va detto) nei tempi andati ad ognuno veniva appioppato un aoprannome, spesso derivante da particolarita' fisiche dei soggetti, ma altre volte assolutamente inventato.
I soprannomi erano un marchio che uno si teneva tutta la vita, piacessero o meno.
Antonio Mattei dell'epoca era soprannominato "i' Mattonella", chissa' se per una distorsione del cognome oppure perche' faceva altri dolci molto duri!!!
Comunque sia, ancora oggi a Prato molti chiamano quei biscotti "i biscotti d'i' Mattonella".
Una curiosita': come tanti anche Antonio Mattei aveva il suo soprannome. Con l'arguzia tipica dei toscani (ma non solo loro, questo va detto) nei tempi andati ad ognuno veniva appioppato un aoprannome, spesso derivante da particolarita' fisiche dei soggetti, ma altre volte assolutamente inventato.
I soprannomi erano un marchio che uno si teneva tutta la vita, piacessero o meno.
Antonio Mattei dell'epoca era soprannominato "i' Mattonella", chissa' se per una distorsione del cognome oppure perche' faceva altri dolci molto duri!!!
Comunque sia, ancora oggi a Prato molti chiamano quei biscotti "i biscotti d'i' Mattonella".
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