Azienda Agricola Benadduci

Azienda Agricola Benadduci
Contrada Pianciano 10, 62029, Tolentino (MC)
AZIENDA AGRICOLA BENADDUCI
L'azienda agricola Benadduci si trova a Tolentino (MC) a circa 350 m.s.l.m. Dal 2003 ha adottato l'agricoltura biologica. A metà strada tra la costa adriatica e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, gioiello naturalistico dell'Italia centrale, i terreni che compongono l'azienda sono da sempre proprietà della nobile famiglia Benadduci. La proprietà si estende su una superficie di quasi 50 ettari, divisi tra terreni seminativi coltivati a cereali (grano duro), leguminose (favino, pisello proteico, cece) ed erba medica. Vi sono poi un uliveto e un bosco di circa 4,5 ettari. Il cuore dell'azienda è il villino padronale della metà dell'Ottocento, che all'inizio del XIX secolo passò ai Benadduci con il matrimonio di Scipione con la marchesa Giuseppina Benigni Olivieri di Fabriano. Fino agli anni Quaranta del secolo scorso veniva usato come casino di caccia e come residenza di villeggiatura nei mesi estivi. Nel 2001 Stefano Valota, dopo un lungo periodo in cui i terreni erano stati dati in affitto, ha ripreso in mano la gestione dell'azienda di famiglia e ha scelto di abbandonare l'agricoltura convenzionale per quella biologica. E' stata una scelta coraggiosa dettata dalla convinzione che per far fronte all'evidente impoverimento dei terreni, causati da un eccessivo uso di fertilizzanti e diserbanti chimici, il biologico fosse un'alternativa più sostenibile dal punto di vista ambientale. E infatti dopo alcuni anni di riconversione, la flora e la fauna della zona lentamente sono rinate. Da un paio di anni una coppia di poiane ha deciso di stabilirsi nel bosco di fronte la casa, così come una famiglia di caprioli. Accanto alla produzione di cereali e di leguminose, dal 2009 è iniziato un programma di recupero del vecchio oliveto (circa 2 ettari). L'intenzione è quella di produrre un extravergine di oliva da varietà esclusivamente marchigiane, come quelle tipiche dell'entroterra maceratese (Piantone di Mogliano, Orbetana, Mignola, Coroncina).L'obiettivo è quello di coniugare tre aspetti: alta qualità del prodotto, valorizzazione delle varietà locali e sostenibilità ambientale. Le olive vengono raccolte a mano o con l'uso di abbacchiatori e spremute entro 24/36 ore dalla raccolta.Nel 2011 sono stati prodotti per la prima volta due tipi di oli: un BLEND (varietà Leccino, Orbetana, Mignola e Piantone di Mogliano) e il "BONAMEA" (un MONOVARIETALE di Piantone di Mogliano). Entrambi gli olii hanno un'acidità molto bassa, dello 0,2%. Il limite per legge è dello 0,8%.L'intero processo di lavorazione, dalla coltivazione fino alla molitura viene fatto secondo i criteri dell'agricoltura biologica. La molitura ad esempio avviene in un frantoio (con sistema continuo) in giorni dedicati esclusivamente alle produzioni biologiche con le macchine perfettamente pulite, in modo che non ci siano contaminazioni con olive trattate con prodotti chimici oppure rovinate o colpite da infestazioni di mosca olearia. Per esaltare le qualità del Piantone di Mogliano e delle altre varietà, le olive vengono colte prima che raggiungano la totale maturazione, generalmente a partire dalla seconda metà di ottobre.
cucinandoindue
Inserito da cucinandoindue - Cucinando in due
16/01/2013 16:03:46

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