Le aziende socie del Caseificio Santa Rita, tutte a conduzione familiare, si trovano in prossimità dei borghi di Pompeano e Selva di Serramazzoni, sui primi rilievi dell'Appennino Modenese. Un luogo incontaminato, tra i 600 e gli 800 metri di altitudine, dove il rispetto per la natura ha sempre guidato l'opera dell'uomo in agricoltura con la consapevolezza che la tutela del territorio costituisce una garanzia per la salubrità delle produzioni ed una ricchezza per il futuro. L'amore per il posto in cui abitano e lavorano ha spinto tutti gli allevatori soci ad applicare i metodi dell'agricoltura e della zootecnia biologica dal 1996, seguendo con estrema attenzione tutte le fasi della produzione, dai campi alla stalla. Sapienza nella gestione dei campi, un'alimentazione scrupolosa del bestiame allevato, l'attenzione al benessere animale e la messa al bando di qualunque alimento geneticamente modificato sono alla base della gestione quotidiana degli allevamenti associati. Questa cura nel lavoro consente di ottenere un latte di particolare pregio, caratterizzato da elevate caratteristiche qualitative e profumi unici che donano al Parmigiano Reggiano di Montagna da Agricoltura Biologica del Caseificio Santa Rita il suo gusto senza uguali.Il Caseificio Sociale Santa Rita di Pompeano di Serramazzoni nasce nel 1964 dall'unione di un gruppo di aziende agricole situate nelle immediate vicinanze della struttura di lavorazione. Ancora oggi tutte le aziende associate, che fanno proprio della forma cooperativa e della condivisione dell'impegno un loro punto di forza, sono localizzate nel raggio di pochi chilometri di distanza dal caseificio. Questa specificità permette di non sottoporre il latte prodotto nelle varie aziende a lunghi trasferimenti che andrebbero a scapito della qualità della materia prima che invece giunge al Caseificio Santa Rita inalterata e nelle migliori condizioni per poter ottenere un prodotto dalle eccellenti caratteristiche qualitative. Ogni giorno al caseificio vengono prodotte forme di Parmigiano Reggiano, tutte marchiate ed identificate dal numero di Matricola 2895 attribuito dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano. Il regolare impegno di agronomi, veterinari ed alimentaristi delle aziende, il costante controllo effettuato su tutte le fasi del processo produttivo, l'opera svolta dallo stesso Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano e dall'Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale (I.C.E.A.), l'Organismo di Controllo prescelto per le produzioni biologiche, danno al consumatore le massime garanzie sull'igiene, la tipicità e la qualità del Parmigiano Reggiano.
STORIA DELL'AZIENDA E PREMI
Sta per tagliare il traguardo dei primi 50 anni di vita il caseificio sociale Santa Rita, cooperativa agricola nata nel 1964 a Pompeano di Serramazzoni, nell'Appennino modenese. Un percorso lungo e difficile per produrre il Parmigiano Reggiano di montagna biologico dalle caratteristiche uniche. Graziano Poggioli, contadino/architetto, figlio di uno dei fondatori e oggi consulente della cooperativa, ha fortemente voluto e sostenuto l'agricoltura biologica in difesa della biodiversità, valorizzando il territorio. Attualmente le 9 aziende socie sono tutte a conduzione familiare come già lo erano le 37 che nel 1964 fondarono la cooperativa. Alla fine degli anni '80 la società si trovò ad un bivio: doveva decidere se chiudere come fecero moltissime altre aziende e cooperative trascinate in una grave crisi finanziaria dovuta ai prezzi troppo bassi pagati dalla distribuzione o continuare percorrendo una nuova strada. Graziano Poggioli ricorda la fatica e le lunghe riunioni che portarono all'adesione all'agricoltura biologica di tutte le 13 aziende nella cooperativa. Era il 1994 e nel 1996 si ottenne la prima forma di Parmigiano Reggiano certificata Aiab (oggi Icea) e da allora il Caseificio ha collezionato vari riconoscimenti a livello internazionale, tra cui la medaglia d'oro nel 2004 alle olimpiadi dei formaggi di alta montagna ad Appenzell in Svizzera. Fonte: Magazine Bio
OBIETTIVI DEL CASEIFICIO E TUTELA DELLE RAZZE BOVINE
L'ascesa costante verso l'olimpo dei formaggi si deve all'elevata qualità della materia prima. "Contano l'acqua, l'aria, e la terra argillosa della montagna, l'alimentazione controllata del bestiame, le cure omeopatiche - spiega Graziano Poggioli. Ma conta molto il lavoro del casaro, che riconosce il latte dall'odore, dal colore, dal tatto." Conta anche lo spirito delle persone di questa terra cordiali e caparbie che pur nella diversità sanno fare squadra per difendere e valorizzare il loro patrimonio culturale. Non è un caso se proprio il Caseificio Santa Rita è oggi in prima linea per la tutela della vacca bianca modenese, razza bovina in via di estinzione Presidio Slow Food e se, oggi, apre le sue porte a scuole e comitive. Il caseificio didattico, ristrutturato con le tecniche della bioedilizia, diventa un luogo dove un territorio si ritrova a celebrare l'agricoltura biologica/biodinamica. Per il futuro prossimo la sfida è far conoscere il chi, il dove e il come del Parmigiano Reggiano biologico di montagna "buono pulito e giusto".Fonte: magazine bio