La storia del Caseificio è legata alla storia della famiglia Savarese che, a sua volta, discende dalla famiglia Guida. Già nel XVII secolo la famiglia Guida esercitava l’arte casearia prima a Napoli, per poi trasferirsi nella Penisola Sorrentina a seguito della Rivoluzione Napoletana del 1799. Il Caseificio è arrivato alla sua quarta generazione di artigiani, unendo alla tradizione del lavoro del latte, l’innovazione dei mezzi tecnologici che la modernità ha messo a disposizione. Il Caseificio Savarese continua a produrre artigianalmente la maggior parte dei prodotti puntando in primis alla qualità della materia prima, ovvero del latte che è solo italiano, da decine di allevamenti bovini, attentamente selezionati e seguiti personalmente, per assicurare ai prodotti la freschezza e il gusto di un tempo. Sicuramente il nome del Caseificio è legato a quello del “
Bocconcino del Diavolo” o anche conosciuto come Riavulillo, Diavoletto, che è stato ideato da Francesco Savarese nel 1968, che abbinando alla tipica pasta filata il gusto pungente del peperoncino piccante e delle olive nere gli conferì quel sapore particolare che ancora oggi è talmente amato da avere una Sagra interamente dedicata.Oggi il Caseificio viene gestito dai Fratelli Savarese che nonostante la giovane età s’impegnano costantemente per portare avanti la qualità dei prodotti legata al loro nome.
